Valentina Mericio Le Europee si avvicinano sempre più e per le varie forze politiche questo è un periodo molto caldo. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e la segretaria del PD, Elly Schlein hanno rilasciato due interviste, seppure a distanza, durante uno speciale di Porta a Porta incentrato sulla mafia e sulle vittime. Da evidenziare che, in entrambi i casi, si tratta di una intervista preregistrata della durata di quindici minuti. “Ho banalmente smentito i pronostici, lavorando e dimostrando che puoi essere credibile e rispettato se dici quello che pensi e che gli altri non hanno il coraggio di dire”, sono state le parole del capo del Governo Meloni.
Porta a Porta, scontro tra Meloni e Schlein. La presidente del Consiglio: “La mafia continua a fare affari, ma è meno visibile”
Se da un lato entrambe le leader hanno affrontato un tema comune, dall’altro a differenziarle è stata la risposta a tale tema. La presidente del Consiglio3 ha evidenziato: “Il fatto che la mafia oggi sia meno visibile negli attentati, non vuol dire che non continui a fare i propri affari. Anzi è un momento in cui abbiamo molti investimenti, il Pnrr, bisogna essere estremamente fermi. Usano le nuove tecnologie, usano qualsiasi cosa. Bisogna essere veloci e mettersi continuamente in discussione”.
Meloni ha poi volto uno sguardo alle morti di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che hanno segnato per sempre un’epoca. Di queste vicende ha fornito un suo personale ricordo: “Avevo 15 anni, mi aveva già colpito l’omicidio del giudice Falcone, il funerale. Era la prima volta che c’era stata una reazione popolare al tema della mafia”. Di Paolo Borsellino aveva invece dichiarato: “Era perfettamente consapevole di come sarebbe andata a finire”.
Elly Schlein: “Il Governo ha fatto delle cose sbagliate”
Nel frattempo la segretaria del PD si è espressa in modo critico per ciò che riguarda l’operato del Governo. A tale proposito ha spiegato che l’esecutivo si sarebbe mosso in maniera sbagliata e ha citato in particolare “i 300 milioni tolti dal Pnrr sui beni confiscati e il loro utilizzo sociale”.
