> > Prezzo benzina, lo sconto sulle accise prorogato al 2 agosto

Prezzo benzina, lo sconto sulle accise prorogato al 2 agosto

Prezzo benzina

Il taglio sui costi della benzina è stato prorogato dall'8 luglio al 2 agosto, con un decreto interministeriale.

Il taglio sui costi della benzina è stato prorogato dall’8 luglio al 2 agosto, con un decreto interministeriale firmato da Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, e Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica.

Prezzo benzina, lo sconto sulle accise prorogato al 2 agosto

Il taglio del prezzo della benzina, di circa 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione, è stato prorogato dall’8 luglio al 2 agosto, via decreto interministeriale firmato da Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, e da Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica. La data per lo sconto sulle accise è stata ufficialmente estesa. Nei giorni scorsi si era parlato dell’ipotesi di portare lo sconto a 35 centesimi, per il quale sarebbero servite risorse per 1,2 miliardi al mese, rispetto al miliardo della misura attuale.

Le reazioni

Le associazioni dei consumatori hanno reagito in modo unanime, lamentando che questa misura non è sufficiente. “Sconto insufficiente e inadeguato a quella che oramai è un’emergenza nazionale” ha scritto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Limitarsi a prorogare il taglio delle accise di 25 cent, che poi diventano 30,5 considerando l’Iva, ha già dimostrato di non bastare per frenare i prezzi impazziti. Da quando è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del Governo, sia il gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro anche in modalità self, un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento” ha continuato. “Il Governo, se non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%” ha concluso il presidente dell’Unione nazionale consumatori. Anche per il Codacons la misura è “del tutto insufficiente“. Il presidente Carlo Rienzi è sicuro che non può risolvere l’emergenza e ha sottolineato che “una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura +664 euro annui per quelli di gasolio. Senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio“.