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Primarie Pd, Bonaccini e Schlein: l'ultimo scontro e la polemica interna

Bonaccini-Schlein

L’apertura di Stefano Bonaccini al terzo mandato di Vincenzo De Luca ha scatenato una polemica interna al Pd.

Oggi è la giornata delle primarie del Pd, ma l’apertura di Stefano Bonaccini al terzo mandato di Vincenzo De Luca, come presidente della Regione Campania, ha scatenato una polemica interna al Partito Democratico.

Primarie Pd, Bonaccini e Schlein: l’ultimo scontro e la polemica interna

Stefano Bonaccini sembra essere favorevole al terzo mandato di Vincenzo De Luca in qualità di presidente della Regione Campania e questo ha scatenato una polemica interna al Partito Democratico. “Il tema è legato a leggi che ci possono essere; e se ci sono, in democrazia, allora lo si può fare, poi sono i cittadini a decidere se uno può continuare a fare il presidente” ha dichiarato il governatore dell’Emilia Romagna durante la chiusura della sua campagna elettorale a Città della Scienza a Napoli. Un’apertura abbastanza scontata, visto che il figlio di De Luca, Piero, è il responsabile delle iniziative e del programma di Bonaccini. La Schlein ha risposto dal palco dell’EcoTeatro di Milano. “Mi chiedo se sia questa l’idea di rinnovamento di Stefano Bonaccini. Nuovo gruppo dirigente e poi De Luca? Bene” ha dichiarato. Non è la prima volta che i due si scontrano su questo tema, in una sorta di gara per togliersi di dosso i vecchi nomi del partito.

Gli schieramenti

Con la Schlein si sono schierati Andrea Orlando, ex ministro del lavoro, Nicola Zingaretti, ex presidente della Regione Lazio, Dario Franceschini, leader di AreaDem, Roberto Speranza, Francesco Boccia, responsabile Enti Locali del partito, Peppe Provenzano, vicesegretario, e le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo. Con Stefano Bonaccini si sono schierati Simona Malpezzi, capogruppo al Senato, Debora Serracchiani, caopogruppo alla Camera, Brando Benifei, capogruppo al Parlamento Europeo, la vicesegretaria Irene Tinagli, Piero Fassino, il leader di Base Riformista ed ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il senatore Marco Meloni e due componenti della segreteria Dem, Enrico Borghi e Sandra Zampa. Con Bonaccini si schierano anche molti sindaci e amministratori di area dem, da Dario Nardella, sindaco di Firenze, a Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ma anche Michele Emiliano, governatore della Puglia, e Vincenzo De Luca, governatore della Campania. A questi si è aggiunta Paola De Micheli, quarta classificata, mentre Gianni Cuperlo, terzo classificato, non ha espresso la sua opinione.