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Primo trapianto di faccia in Italia: chirurgo è un precario

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Il dottor Benedetto Longo che ha eseguito il primo trapianto di faccia in Italia è un precario. Il ministro Grillo annuncia lo Sblocca Concorsi.

Uno dei chirurghi dell’equipe del Sant’Andrea di Roma che ha eseguito il primo trapianto di faccia in Italia è un precario. Il dottor Benedetto Longo guadagna 2mila euro lordi al mese e viene assunto di anno in anno con un contratto a progetto. L’ultimo, quello di portare a termine “uno degli interventi più difficili della medicina”. Il ministro della Salute Giulia Grillo non commenta ma annuncia lo Sblocca Concorsi per i medici.

Precari: chi ha perso la faccia?

Uno dei chirurghi che ha eseguito il primo trapianto di faccia in Italia è un precario. A perderla quindi sembra essere stato l’ospedale, come si ironizza sui social quando la notizia si è diffusa. Alle ore 8 di sabato 22 settembre al Sant’Andrea di Roma è iniziato infatti un delicato intervento, che si è concluso solo alle 5 di domenica 23 settembre, per impiantare ad una donna di 49 anni il volto di una 21enne, morta in un incidente stradale.

Per portare a compimento l’operazione, in sala operatoria si sono succeduti i medici dell’équipe guidata dal professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia plastica del Sant’Andrea di Roma, e dal dottor Benedetto Longo. Quest’ultimo però , 41enne di Crotone, è un chirurgo precario. Ha uno stipendio di circa 2mila euro lordi al mese per cinque giorni alla settimana e va avanti “con incarichi da un anno”. L’ultimo, appunto, il progetto del primo trapianto facciale italiano.

“Ma è la passione che conta: il trapianto di faccia è uno degli interventi più difficili della medicina” spiega in un’intervista a La Repubblica. E dei più rari, visto che finora nel mondo se ne contano una 50ina. Nonostante questo, per il dottor Longo neppure un contratto a tempo indeterminato. Per il momento ancora nessun commento dal ministro della Salute. Nella giornata di ieri però Giulia Grillo ha assicurato di essere “concentrata sul tema della carenza di medici, ereditato da anni di disattenzione dei precedenti governi e da un’errata programmazione”.

Grillo annuncia lo Sblocca Concorsi

“Stiamo già lavorando su norme per sbloccare le assunzioni, superamento del numero chiuso in Medicina e misure per mandare via i dirigenti politicizzati, premiando invece merito e reali competenze” anticipa infatti il ministro della Salute su Facebook. Nell’annunciare il cosiddetto Sblocca Concorsi, Giulia Grillo spiega: “Per tamponare la situazione, stiamo lavorando a una misura urgente che consenta di partecipare ai pubblici concorsi ai medici che hanno maturato un’adeguata esperienza nell’area dell’emergenza, seppur con contratti precari e senza specializzazione. Non vogliamo che chi ha salvato fino ad ora il sistema rimanga fuori per norme inadatte”.

“A volte se i migliori cervelli fuggono all’estero, è anche colpa nostra. E io non voglio più che accada! – chiarisce – Non nascondiamoci dietro un dito, gli stipendi in tanti altri Paesi che oggi rubano i nostri migliori professionisti, sono più alti”. “La prossima settimana – rivela inoltre – ho convocato al Ministero i sindacati proprio sul tema del contratto, fermo da quasi 10 anni”.