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Problemi per i titoli di stato portoghesi, la Svizzara non li accetterà

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Qualche settimana fa alcune direttive provenienti dalla Banca lusitana, in quanto la Banca centrale Svizzera aveva deciso di non accettare più i titoli di Stato portoghesi come garanzia nelle operazioni di liquidità, i timori di una recrudescenza della «crisi del debito» che sta interessando ...

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Qualche settimana fa alcune direttive provenienti dalla Banca lusitana, in quanto la Banca centrale Svizzera aveva deciso di non accettare più i titoli di Stato portoghesi come garanzia nelle operazioni di liquidità, i timori di una recrudescenza della «crisi del debito» che sta interessando da mesi i «Pigs» europei (acronimo che indica Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) aumentano, trascinando al ribasso l’Euro, che oggi quota intorno a 1.29 contro dollaro. Già dal 21 dicembre u.s., la BnS aveva rifiutato di accettare i titoli di stato irlandesi, e non a caso il rischio d’ insolvenza dell’Irlanda e del Belgio ha toccato proprio venerdì un nuovo record: i «cds» (credit default swaps) sul debito irlandese hanno raggiunto i 646 punti mentre quelli sul Belgio i 255 punti. Saliti anche i cds sul Portogallo arrivati a 540 pb contro i 504 di giovedì. Lisbona per evitare una situazione che si avvicina pericolosamente al default promette nuove misure di austerità, definite «necessarie» dal governo portoghese per far fronte alla crisi, come ha detto il premier lusitano, Josè Socrates, in un discorso al parlamento di Lisbona.
Un monito chiaro è arrivato anche da Jean-Claude Trichet, Presidente della BCE, durante un incontro con i vertici della Csu in Baviera: «Dopo uno degli anni più difficili per la nostra, ancora giovane, moneta comune è ora di voltare pagina. È ora che ciascuno degli stati membri si prenda le proprie responsabilità. Ed è ora, ha aggiunto il presidente della Bce, di rafforzare il codice di condotta per i governi nazionali, in particolare il Patto di Stabilità e di Crescita». Non ci sono alternative al rigore ed alla responsabilità della politica monetaria «non si può sostituire all’irresponsabilità dei Governi» che, alla luce della crisi del debito sovrano nell’Eurozona, «non hanno altra scelta se non di cambiare le proprie politiche» e devono, inoltre, «rafforzare in modo sostanziale il Patto di stabilità e di crescita» ha poi aggiunto il presidente della Bce, Trichet.
Seguendo le preoccupazioni per la crisi del debito sovrano nell’Eurozona, in una mattinata nervosa, gli spread tra i titoli di Stato a dieci anni del Portogallo e il Bund sono aumentati di 11 pb arrivando a 411,9 pb. Allo stesso modo sono aumentati anche il differenziale contro il titolo tedesco dei titoli del Belgio di 3,6 arrivando a 118,4 pb, dell’Italia di 5,3 pb raggiungendo i 189,9 pb e della Spagna di 4,7 pb arrivando a 258,8 pb.
Il costo dei Credit default swap (Cds) sugli Stati periferici dell’Eurozona è in forte incremento oggi, spinto al rialzo dai timori sul settore bancario, così gl’ investitori attendono le prossime emissioni dei titoli di Stato, previsti per domani e mercoledì.