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La confessione choc di Pupo: il lato oscuro della fama tra debiti, dipendenze e rinascita

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Pupo svela i suoi “demoni”: debiti da gioco e dipendenza sessuale, in un’intervista senza filtri a Repubblica.

Dietro l’immagine di successo e simpatia, Pupo fa una confessione come mai prima in un’intervista a Repubblica, svelando un lato oscuro della sua vita. Tra debiti, tentazioni e crisi, racconta una storia di dolore e speranza, offrendo uno sguardo sincero sulla sua lotta interiore lontano dai riflettori.

Pupo tra tour mondiale e compleanno: la scelta di suonare anche in Russia

Pupo

sta per celebrare 50 anni di carriera con un tour mondiale che partirà a giorni e, a settembre, festeggerà 70 anni. Tra le tappe del tour, che inizierà il 13 luglio, c’è anche la Russia, una scelta che potrebbe suscitare qualche perplessità. Tuttavia, il cantante ha spiegato di essere molto popolare in quel paese fin dal 1979, definendo quel periodo come “tempi non sospetti”.

Ha precisato di non aver mai incontrato Putin e ha motivato la sua decisione affermando che non intende negare al pubblico russo, anch’esso vittima della guerra voluta dai suoi governanti, la possibilità di ascoltarlo. Pupo ha sottolineato che dove lo chiamano e pagano, lui va, anche in zone di conflitto, scherzando sul fatto che i proiettili sparati “a altezza uomo” non rappresentano per lui un rischio.

La confessione choc di Pupo: il lato oscuro della fama tra debiti, dipendenze e rinascita

Il cantante toscano ha rivelato di aver vissuto incontri “romantici” con chiunque e ovunque, confermando storie già note sulle sue avventure con donne, uomini e ragazze trans, spesso in luoghi insoliti. Lo scorso weekend ha raccontato un episodio ancora più estremo: un incontro in un Autogrill con la compagna di un uomo malavitoso.

“Umanamente, ho lasciato libero sfogo ai miei tre demoni. Il primo è la musica, quindi tutto bene. Il secondo è il gioco, che mi ha fatto ricoprire di debiti, a spanne ho buttato via 3-4 milioni di euro attuali. Ora è vent’anni che ho smesso, ma la tentazione va repressa ogni giorno. Il terzo il lo potete immaginare, in tanti anni l’ho fatto compulsivo, con chiunque e ovunque. Situazioni estreme che posso raccontare sul mio terzo demone? In un autogrill in Romagna aspettando i soccorsi dopo un incidente stradale. E prima di una sagra paesana, con la moglie di uno degli organizzatori, che era pure di una cosca malavitosa. La motivazione di fondo di questi demoni è la stessa: il rischio, più è alto, più è spericolata la situazione più tu provi piacere“.

Nel 2016 Pupo ha raccontato di sentirsi in parte gay e di avere avuto esperienze personali che lo confermano. Ha parlato dell’amore per una ragazza lesbica in difficoltà familiare e ha ammesso che, sebbene la parte etero abbia prevalso, non ha mai escluso la sua tendenza gay. Ha anche ricordato un periodo di forte compulsività sessuale, con incontri anche omosessuali, in cui ha sempre assunto il ruolo attivo.

Cinque anni prima aveva raccontato di una cotta per un fonico di nome Riccardo negli anni ’80, un’esperienza che lo ha portato a riflettere sull’amore senza barriere di genere, scrivendo persino una canzone per lui. Per Pupo l’amore non ha colori né differenze tra uomo e donna.

È noto, infine, che Pupo convive da decenni in un ménage à trois: ha una moglie, Anna, e una compagna, Patricia, da quasi 40 anni. Ha raccontato che all’inizio non è stato facile, ma che ormai tutti e tre sono persone mature ed equilibrate.