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Quando la morte arrivò addosso alla base Maestrale: cosa successe a Nassiriya

La foto simbolo della strage a Nassiriya

I terribili avvenimento di diciannove anni fa alla base Maestrale: cosa successe a Nassiriya e chi furono gli eroi che persero la vita in Iraq

Quando la morte arrivò addosso alla base Maestrale: ecco cosa successe a  Nassiriya nel giorno più buio per la Forze Armate italiane dal dopoguerra. Il 12 novembre del 2003 un camion cisterna forzò l’ingresso, esplose e fece 28 vittime fra militari e civili. Erano le 10.40 ora locale e le 8.40 in Italia quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale. A presidiare lo spot carabinieri italiani che operavano nella città di Nassiriya, in Iraq.

Cosa successe alla “Maestrale” di Nassiriya

I due terroristi a bordo fecero esplodere una bomba e la deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni. Fu l’inferno: morirono in 28, 19 italiani e 9 iracheni. Fra gli italiani persero la vita 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, un cooperatore internazionale e un regista, Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato sulla ricostruzione del paese. 

Ecco tutti i nomi dei caduti italiani

Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ecco chi sono (non chi furono, chi sono) gli eroi di Nassiriya I Carabinieri erano Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone. I militari  dell’Esercito erano Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. I civili: Marco Beci, cooperante, e Stefano Rolla, regista. Il contesto era per paradosso quello del  “peacekeeping”. La guerra in Iraq era finita da da sei mesi e l’Onu aveva perciò invitato tutti gli Stati a collaborare per la pace. La missione ialiana prese il via dal 15 luglio 2003 con due spot: la “Maestrale”, sede dell’Unità di Manovra e la “Libeccio”.