> > La questione Monte dei Paschi di Siena: ecco di cosa si tratta

La questione Monte dei Paschi di Siena: ecco di cosa si tratta

monte-dei-paschi

In questi giorni, uno degli argomenti di cui si parla di più è la questione Monte dei Paschi di Siena. Ecco di cosa si tratta. Monte dei Paschi di Siena è una delle banche italiane più in difficoltà. Secondo un articolo del Financial Times pubblicato qualche settimana fa, una eventuale vittori...

In questi giorni, uno degli argomenti di cui si parla di più è la questione Monte dei Paschi di Siena. Ecco di cosa si tratta.

Monte dei Paschi di Siena è una delle banche italiane più in difficoltà. Secondo un articolo del Financial Times pubblicato qualche settimana fa, una eventuale vittoria del no al referendum avrebbe messo in ginocchio otto banche italiane. Monte dei Paschi è appunto una di queste, assieme a Unicredit, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Cariga, Banca Etruria, CariChieti, Banca delle Marche e CariFerrara.

Avendo in effetti vinto il no, la situazione è divenuta preoccupante (anche se lo era già prima, in realtà). La questione base è legata ai crediti deteriorati, per un totale di circa 350 miliardi di prestiti che gli istituti non riescono a recuperare.

La situazione Monte dei Paschi

Monte dei Paschi è la banca che ha la situazione più grave, da questo punto di vista. Del legame fra il futuro dell’istituto e l’esito del referendum avevano parlato in modo esplicito i vertici dell’istituto in una nota inviata a tutti gli azionisti e gli obbligazionisti. Il problema è che, con la vittoria del no, tutte le trattative per salvare MPS rischiano di arrestarsi.

5 miliardi per salvare la banca

Per salvare la banca occorrono circa 5 miliardi di euro. Il fondo sovrano del Qatar si è dimostrato disponibile a investirne uno, ma resta in attesa che si chiarisca il quadro politico italiano. Lo strumento per procedere al salvataggio è di fatto l’aumento di capitale, ovvero ricomprendere più azionisti (grandi) disposti a investire.

Dopo la caduta del governo, i vertici di MPS hanno chiesto più tempo per procedere con questa operazione ma, a quanto pare, dalla Banca Centrale Europea è arrivata una risposta negativa. Quando la notizia si è diffusa, cioè alla fine della scorsa settimana, il titolo MPS è andato a picco perdendo oltre il 15% sui mercati.

Con la presa di posizione della BCE si è sgretolata, forse in maniera definitiva, l’ipotesi che al salvataggio di MPS possano prevedere investitori privati (anche se i vertici MPS, primo fra tutti il presidente Alessandro Falciai, continuano a sostenere che un salvataggio “di mercato” sia possibile), lasciando come unica alternativa un intervento dello Stato.