Da mesi si parla con insistenza di una crisi tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, crisi mai confermata né smentita dai diretti interessati. Ora però è intervenuto l’avvocato dell’attore romano, che mette fine al gossip.
Raoul Bova e Rocio Munoz Morales: le accuse di Fabrizio Corona
Sono mesi che sul web si rincorrono le voci di una crisi tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, dopo 12 anni di amore e due figlie.
Il re dei paparazzi, Fabrizio Corona, ha anche accusato l’attore romano di aver tradito la modella spagnola per anni con la giovanissima influencer Martina Ceretti, mostrando chat e audio che i due si sarebbero scambiati. A mettere fine a tutte le voci, ci ha pensato l’avvocato di Raoul Bova, David Leggi.
Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, la precisazione dell’avvocato sul loro rapporto
Come detto sono mesi che circolano voci sulla fine della relazione tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, anzi secondo il Settimanale DiPiù l’attore starebbe cercando una nuova casa a Roma, possibilmente nella stessa zona dove risiede per stare vicino alle figlie. Sul caso Bova-Morales, è intervenuto l’avvocato di lui, David Leggi, che ha fatto chiarezza in una nota: ““in qualità di legale di Raoul Bova, alla luce delle notizie apparse in questi ultimi giorni, ho il dovere di precisare che: Raoul e Rorcio, che non hanno mai contratto matrimonio, sono di fatto separati da tempo, e si alternano nell’accudimento e nella cura delle due figlie. Siamo in attesa di indicazioni dalla signora Morales per poter formalizzare, anche in tribunale, una realtà già nota e indiscutibile; in ordine al materiale illecito diffuso sul web su presunte affermazioni e frequentazioni del mio assistito, sono in corso accertamenti da parte della Magistratura penale, che indaga sui diversi reati ipotizzabili a carico delle varie persone coinvolte. Il credere a coloro che, senza avere la certezza del vero e per meri motivi di lucro, non esitano a travolgere l’esistenza altrui, dimentica il rispetto dovuto ai 4 figli, totalmente trascurati da chiunque abbia la responsabilità di aver voluto spargere questo fango mediatico”.