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Rebibbia, morte cerebrale del bambino scagliato dalle scale

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Rebibbia, morte cerebrale per il secondo figlio lanciato dalle scale. In corso accertamenti sullo stato di salute psichica della madre.

Sta facendo scandalo il caso della madre detenuta a Rebibbia che ha scagliato i due figli dalle scale. La bambina più piccola, di soli sei mesi, è morta subito, il primogenito della donna, di quasi due anni, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale. Nonostante gli sforzi dei soccorritori sembra che anche per lui non ci sia più nulla da fare: i medici stanno accertando la morte cerebrale del bambino. Per la donna “i miei piccoli sono volati in cielo“. Sono in corso indagini di approfondimento dello stato di salute psichico della trentatreenne.

Presunta instabilità psichica per la madre di Rebibbia

I medici dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno dichiarato: “Le condizioni del bimbo sono purtroppo gravissime. Le ultime indagini necessarie per la valutazione del quadro clinico hanno confermatola condizione di coma areflessico con encefalogramma isoelettrico. Prosegue supporto rianimatorio avanzato. E’ in programma l’avvio della procedura di accertamento di morte cerebrale“.

Alice Sebesta, trentatré anni, tedesca di origine georgiana, era a Rebibbia nella sezione nido, quando ha posto fine alla vita dei suoi due figli. Ha scagliato entrambi dalle scale e, a quanto riportano gli inquirenti, ne è perfettamente cosciente. La donna era in carcere dopo esser stata arrestata a bordo di un auto con due nigeriani. Nell’auto sono stati ritrovati dieci chili di marijuana. “Mi hanno dato un passaggio per la stazione Tiburtina, dovevo prendere il treno per tornare a Monaco di Baviera, non sapevo della droga“, ha dichiarato la trentatreenne dopo l’arresto.

Alcuni agenti penitenziari hanno riportato agli inquirenti che, nonostante la donna non fosse seguita da uno psichiatra, quello che ha portato alla morte i due bambini non era il primo episodio di aggressività. Infatti sembra che due giorni prima la bambina avesse sbattuto la testa ad un angolo. Sul momento si è pensato a un incidente, ma, alla luce degli sviluppi della vicenda, le indagini cercheranno di far luce anche su questo.