> > Ritorno a scuola 2022, a settembre stop a mascherine e distanziamento: le misure

Ritorno a scuola 2022, a settembre stop a mascherine e distanziamento: le misure

Scuola

A settembre si tornerà a scuola senza mascherine e distanziamento, ma il Ministero della Salute non esclude che queste misure possano tornare.

A settembre gli studenti potranno rientrare a scuola senza mascherine e distanziamento. Il Ministero della Salute ha precisato che non esclude che queste misure possano tornare durante l’anno scolastico. 

Ritorno a scuola 2022, a settembre stop a mascherine e distanziamento: le misure

A settembre si tornerà a scuola senza mascherine e distanziamento, ma se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare di nuovo, queste misure verranno reintrodotte. Lo ha stabilito un documento inviato alle scuole e preparato dall’Istituto Superiore di Sanità con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Si tratta di indicazioni da implementare con autonomia da parte degli istituti, destinate a cambiare nel tempo se la pandemia dovesse peggiorare. Nel documento sono previsti due livelli di intervento, ovvero misure da implementare all’inizio dell’anno scolastico e ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamneto della situazione epidemiologica. 

Le misure base e avanzate a scuola

Le mascherine non saranno più necessarie per gli alunni. Resteranno le FFP2 per il personale scolastico e per gli alunni considerati più a rischio. Per gli altri si torna alla normalità, con qualche accorgimento come la sanificazione delle mani. Le scuole dovranno prestare attenzione all’igiene e alla sanificazione degli ambienti, insieme all’aerazione. Non ci sarà più la quarantena per i contatti di positivi al Covid o in caso di positività di uno o più compagni. Resteranno a casa solo i positivi. Con febbre superiore a 37,5° gli allievi dovranno stare a casa, mentre in assenza di frebbre e in presenza di sintomi respiratori lievi si potrà frequentare in presenza con mascherine FFP2. Nei mesi successivi, se la situazione dovesse peggiorare, rientreranno in vigore le misure, come la mascherina e il distanziamento. Tutte quelle misure per ridurre gli assembramenti degli studenti. Le scuole dovranno intensificare le operazioni di sanificazione e introdurre turnazione nelle mense e il consumo della merenda al banco. 

I presidi sono delusi per le linee guida

I dirigenti scolastici sono delusi dal documento. Chiedevano indicazioni chiare per potersi preparare al nuovo anno scolastico. La delusione è dovuta anche alla mescolanza di termini anglofoni e latini e alla poca chiarezza. Mario Rusconi, presidenti dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, ha definito le direttive “molto generiche” e che “non offrono spesso indicazioni percorribili“. Se la situazione non dovesse peggiorare le mascherine saranno solo per personale scolastico e alunni “a rischio“. “Ma chi individua questa caratteristica di rischio?” ha chiesto Rusconi. In caso di peggioramento tornerà anche il distanziamento “ma ancora non ci si rende conto che parecchi studenti sono stati obbligati alla dad perché le aule non permettevano il distanziamento. La situazione in gran parte è rimasta immutata“. 

Secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, “sarà importante accompagnare queste indicazioni con il mantenimento di una struttura organizzativa che consenta agli studenti assenti per malattia di frequentare le lezioni a distanza, insieme a investimenti e forniture che permettano, ove necessario, di rendere disponibili le mascherine o l’intensificazione delle operazioni di sanificazione“. Cristina Costarelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, ha voluto ricordare che le scuole non avranno fondi, personale aggiuntivo ecc. Ha parlato anche della sanificazione, che Costarelli non trova sensato visto che la trasmissione del video è aerea. “Si parla di sanificazione straordinaria in caso di 1 o più casi confermati: significa che si dovrà fare ogni giorno. E chi se ne occuperà? Avremo 13 collaboratori scolastici in scuole con 1200 studenti e due o più plessi” ha aggiunto.