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Robot arrestato in Egitto: progettato per fare arte, è accusato di spionaggio

Robot Ai-Da bloccato e rilasciato in Egitto

Ci sono voluti diversi giorni per sbloccare la situazione del robot artista Ai-Da: necessario l’intervento delle forze diplomatiche.

Gli agenti di frontiera in Egitto hanno arrestato, meglio dire bloccato, un robot di fabbricazione britannica che sfrutta telecamere ed è dotato di un braccio robotico. Il robot artista prende il nome dalla matematica Ada Lovelace si chiama Ai-Da

Robot arrestato in Egitto, cosa è accaduto a Ai-Da

Il robot è stato inizialmente trattenuto alla dogana e successivamente rilasciato. Gli agenti sarebbero intervenuti per paura che all’interno del robot potesse esserci qualche strumento di spionaggio. Ai-Da è rimasto bloccato per dieci giorni, mettendo a rischio il lavoro alla Grande Piramide di Giza

Robot arrestato in Egitto, cosa è accaduto a Ai-Da: i sospetti 

Aidan Meller, il creatore del robot, ha confermato la notizia del blocco di Ai-Da. Il sospetto era che nel modem, così come nella fotocamera, fossero utilizzare per attività di spionaggio segreto. Meller si sarebbe dichiarato disponibile a togliere il modem, non però le telecamere che sono fondamentali per la capacità del robot Ai-Da di dipingere. 

Robot arrestato in Egitto, cosa è accaduto a Ai-Da: di cosa si occupa 

Il robot Ai-Da sfrutta degli algoritmi grazie all’intelligenza artificiale e trasforma ciò che registra con la fotocamera in vere e proprie opere d’arte. Necessario l’intervento dell’ambasciatore britannico per ottenere il rilascio di Ai-Da. Per fortuna tutto sarebbe andato a buon fine, permettendo così ad Ai-DA di essere pronto per la prima mostra d’arte alle piramidi di Giza. La scultura e il robot erano stati spediti in alcune valigie speciali direzione al Cairo. La mostra denominata “Forever is Now” durerà fino al 7 novembre 2021.