Tra i rovi secchi e la vegetazione incolta di via del Mandrione, a Roma, il silenzio ha restituito un segreto inquietante. Il cadavere di una donna, ormai irriconoscibile per la decomposizione, è stato scoperto in un terreno abbandonato. Una tragedia che apre l’ennesimo giallo nel cuore della Capitale.
Roma, un cadavere tra le sterpaglie in via del Mandrione
Nel tardo pomeriggio di domenica 20 luglio, intorno alle 19:30, il corpo senza vita di una donna è stato scoperto in un terreno incolto lungo via del Mandrione, all’altezza del civico 385, nella zona compresa tra il Tuscolano e il Quadraro, a Roma. A lanciare l’allarme è stato un uomo che stava portando a spasso il cane, insospettito da un odore proveniente dalla vegetazione.
La segnalazione al numero unico per le emergenze ha portato sul posto diverse pattuglie della polizia e gli agenti del commissariato Viminale, che hanno rinvenuto il cadavere in uno stato avanzato di decomposizione, nascosto tra i cespugli nei pressi della linea ferroviaria, non lontano dalla stazione di Roma-Casilina. Stando a una prima valutazione del medico legale, la morte potrebbe risalire a circa due settimane fa. Non sarebbero stati rilevati segni evidenti di violenza, ma sarà l’autopsia a stabilire con certezza le cause del decesso.
Gli investigatori stanno esaminando ogni possibile ipotesi, incluso l’investimento stradale o un decesso avvenuto altrove con successivo abbandono del corpo. Via del Mandrione, una strada stretta e poco illuminata, è nota per essere poco sicura, soprattutto in orario serale, e questo rende il contesto ancora più delicato.
Al momento, non è chiaro se accanto al cadavere siano stati ritrovati effetti personali o documenti utili all’identificazione. La polizia scientifica ha effettuato i rilievi tecnici sulla scena, mentre parallelamente si procederà con l’analisi dei registri delle persone scomparse e dei profili di donne senza fissa dimora. Fondamentali potrebbero essere anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero offrire elementi utili per ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima. L’identificazione della donna resta il primo tassello da chiarire in un’indagine che, al momento, rimane aperta su ogni fronte.