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Roma, lutto nel mondo giornalismo sportivo: morto a 77 anni Alberto Mandolesi

Morto Alberto Mandolesi

Il radiocronista Alberto Mandolesi è stato protagonista di circa 2000 partite della Roma.

Una perdita importante ha colpito il giornalismo sportivo capitolino. Alberto Mandolesi, radiocronista giallorosso è scomparso all’età di 76 anni. Volto simbolo delle partite della Roma per circa mezzo secolo, Mandolesi ha raccontato con passione gli storici scudetti del 1983 e del 2001. Non solo: è stato lui a raccontare gli esordi di un giovanissimo Francesco Totti all’inizio degli anni ’90: “Sarai sempre nei nostri cuori”, è il saluto sentito dell’AS Roma.

Morto Alberto Mandolesi: il radiocronista giallorosso aveva 76 anni

Mandolesi è nato il 29 settembre del 1947 e ha avuto una lunghissima carriera alle spalle partita da Radio Roma nel 1975. Già nei primi anni ’80, Mandolesi ha narrato le gesta della Roma durante la gestione del barone Liedholm ed in particolare dell’avventura nella Coppa dei Campioni del 1983-1984. Nelle ultime ore, ed in occasione del match Roma-Inter i tifosi giallorossi avevano espresso preoccupazione per le condizioni di salute del giornalista: “Forza Alberto, raccontaci un altro gol!”, è ciò che si legge nello striscione esposto nello Stadio Olimpico.

I funerali

Nel frattempo, i funerali del radiocronista si svolgeranno martedì 13 febbraio presso la Chiesa del cuore Immacolato di Maria ai Parioli. Molti sui social hanno ricordato il giornalista a cominciare da Rossella Sensi che su Facebook ha scritto: “Una notizia terribile e inaspettata che mai avrei voluto conoscere. Ci ha lasciato Alberto Mandolesi, un grande giornalista ma soprattutto una brava persona. Sempre sorridente, solare, educato e rispettoso. Un romanista appassionato che ci ha raccontato tante volte le partite della nostra squadra e che ha fatto parte della nostra famiglia con enorme dolcezza e professionalità. Doti che Alberto trasmetteva con naturalezza a chiunque lo circondava. Me compresa. Sono legata a lui da bellissimi ricordi anche per il rapporto che aveva con papà, per tutte le volte che ci è stato vicino. Mi addolora tantissimo sapere che non potremo più sentire la sua voce, vedere il suo sorriso. Ieri in Tevere è apparso uno striscione: “Raccontaci un altro gol”. Sono sicura che lo farà da lassù, insieme a tanti altri romanisti che ci hanno lasciato in questi anni. Un abbraccio a tutta la sua famiglia e a chi gli voleva bene”.