Una scoperta inquietante ha scosso l’ospedale San Camillo: uno scheletro umano è stato rinvenuto all’interno di un padiglione chiuso da tempo. I resti, in avanzato stato di decomposizione, sono stati trovati durante un sopralluogo di manutenzione. Sul caso indagano le forze dell’ordine.
Roma, scheletro tra le mura dell’ospedale San Camillo
Macabra scoperta questa mattina all’interno dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, nel quartiere Gianicolense. Durante alcuni interventi di ristrutturazione in una zona dismessa della struttura sanitaria, un operaio ha rinvenuto uno scheletro umano nascosto tra cumuli di rifiuti nel vano ascensore al piano terra del padiglione Monaldi, chiuso da anni.
Secondo quanto riferito da fonti interne, l’edificio era da tempo inagibile ed era stato in passato utilizzato come rifugio di fortuna da senzatetto e tossicodipendenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Monteverde, insieme agli specialisti della sezione rilievi del Nucleo investigativo di via in Selci e al medico legale, che hanno subito avviato i rilievi tecnici e le indagini di rito.
Roma, scheletro tra le mura dell’ospedale San Camillo: indagini in corso
L’area è stata immediatamente isolata e posta sotto sequestro, mentre la Procura ha aperto un fascicolo per far luce sull’accaduto. I resti ossei, che secondo i primi accertamenti risalirebbero ad alcuni anni fa, saranno sottoposti a ulteriori esami per determinarne l’epoca e, se possibile, l’identità.
Il ritrovamento, avvenuto nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera struttura ospedaliera, ha riportato l’attenzione sulle criticità legate alla gestione degli spazi abbandonati all’interno dei grandi complessi sanitari urbani.