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Salpingectomia bilaterale, ovvero l'asportazione delle tube

salpingectomia bilaterale

La salpingectomia bilaterale è un'intervento invasivo che consiste nell'asportare ovaie e tube di Falloppio. Da Angelina Jolie al movimento Childfree.

La salpingectomia bilaterale è quella pratica chirurgica che si è diffusa tra le donne e anche tra le ragazze soprattutto dopo che l’attrice Angelina Jolie ha raccontato di essersi fatta asportare, dopo i seni, anche le ovaie. Questo per prevenire il cancro. Di norma però l’asportazione di una salpinge uterina (o di entrambe) viene eseguita in caso di infiammazioni, di gravi cisti, di tumori oppure per la rottura da gravidanza extrauterina.

Che cos’è la salpingectomia bilaterale

Da quando però sono disponibili dei test genetici che predicono con quale percentuale una donna potrebbe (e il condizionale è d’obbligo) contrarre il cancro, c’è stato un boom di richieste per farsi togliere ovaie e tube. Il gene considerato “difettoso” e marker di possibili tumori è il BRCA1 o BRCA2.

In base ad alcuni studi, chi si sottopone alla salpingectomia bilaterale quando scopre di avere questa mutazione genetica ridurrebbe del 95 per cento il rischio di sviluppare un tumore all’ovaio e alle tube. Gli scienziati sostengono inoltre che, siccome le ovaie producono gli ormoni femminili, questo tipo di intervento ridurrebbe anche di circa il 50 per cento il rischio di sviluppare un cancro al seno.

La salpingectomia bilaterale può essere eseguita sia per via laparoscopica che endoscopica, ma rimane comunque un’intervento invasivo. Se viene asportata un’unica tuba, la salpingectomia non ha conseguenze definitive sulla fertilità della paziente. Al contrario, quella bilaterale comporta una sterilità definitiva. Ultimamente inoltre la salpingectomia bilaterale verrebbe praticata anche da quelle donne che non desiderano avere figli, la quali si stanno riunendo sotto il movimento Childfree.