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Depressione sorridente, i sintomi e la cura da seguire

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Essere depressi e apparire comunque felici: cos'è la depressione sorridente, con quali sintomi si presenta e con quale cura affrontarla.

Esistono varie tipologie di depressione. Quella di ‘depressione sorridente‘ è un’espressione che solitamente si usa quando ci si riferisce a persone che, pur vivendo un forte malessere interno, continuano ad apparire felici e serene anche se messe a contatto con altre persone: vediamo con quali sintomi si manifesta e qual è la cura migliore per la depressione sorridente.

Depressione sorridente: cos’è

Ad oggi, le vittime di questa patologia non sono ancora riconosciute all’interno del Manuale diagnostico delle malattie mentali (DSM-5), in quanto solitamente si tende a confondere i sintomi con un comportamento atipico del soggetto. Spesso, infatti, la depressione viene associata a tristezza o disperazione. Raramente la si ricollega a umore altalenante con picchi di felicità e subito dopo negatività assoluta. Si tratta quindi di una ‘depressione atipica‘.

Depressione sorridente: chi colpisce

Negli ultimi anni la patologia ha avuto un aumento non da poco. Pare infatti colpisca tra il 15 e il 40% della popolazione, con sintomi che arrivano a toccare anche la fascia dei giovanissimi. Chi ne soffre può sembrare felice, può anche non avere un particolare motivo per sentirsi ed essere depresso, ma nonostante ciò dentro di sé non è felice. Certo, alcuni fattori posso agevolare la cosa: cambiamenti importanti nella propria vita, una particolare situazione sentimentale o a lavoro. Ognuno gestisce poi la depressione in maniera diversa. Non esiste un modus operandi uguale per tutti: c’è chi si orienta al proprio interno, chi all’esterno manifestando dei sintomi di tipo somatico, quindi fisico.

Depressione sorridente: sintomi e cura

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questo tipo di depressione presenta sintomi antitetici rispetto a quella ‘classica’. Ha infatti una natura subdola e chi ne soffre, molto spesso non ne è neanche al corrente e quindi potrebbe pensare di non aver bisogno di aiuto. Il medico curante sarà quindi la prima persona alla quale rivolgersi e quella che potrà consigliare una visita specialistica con conseguenti sedute e terapie personalizzate. Il rischio è comunque quello di sottovalutare la cosa fino ad arrivare al punto di non ritorno. Capire di avere un problema è sicuramente il primo e fondamentale passo verso la risoluzione dello stesso. Negare di avere qualcosa e accantonarla, non porta a risultati ottimali, né duraturi nel tempo. Analizzare la propria vita razionalmente non serve, in quanto ci potrebbe spingere a ridimensionare il problema fino a non considerarlo più tale. Quindi ciò che bisogna fare è accantonare la razionalità e accettare di aver bisogno di aiuto. Lo sport, la meditazione, uniti ad una terapia specialistica possono aiutare coloro che soffrono di ‘depressione sorridente’ a concentrarsi su sé stessi a livello tanto fisico quanto psicologico.