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Sara Pedri, la madre della ginecologa scomparsa: "Che il suo sacrificio aiuti chi ha subito mobbing"

Sara Pedri

La madre di Sara Pedri, ginecologa scomparsa, ha parlato a Quarto Grado, nella speranza che il sacrificio della figlia possa aiutare chi subisce mobbing.

La madre di Sara Pedri, ginecologa scomparsa, ha parlato a Quarto Grado, nella speranza che il sacrificio della figlia possa aiutare chi subisce mobbing. La donna è davvero disperata per la scomparsa della figlia, avvenuta a Trento lo scorso 4 marzo. 

Sara Pedri, parla la mamma a Quarto Grado

Sono una madre disperata di fronte alla tragedia che mi ha colpito” ha spiegato la signora Mirella, madre di Sara Pedri, ginecologa scomparsa a Trento lo scorso 4 marzo. “Non posso ormai che esprimere solo dei ringraziamenti” ha aggiunto la donna che ha voluto citare alcune persone che le sono state molto vicine in questo periodo così difficile per lei e la sua famiglia. “Un ringraziamento va a tutte le colleghe del reparto Santa Chiara che sottolineando il ritrovato clima di libertà e serenità, potranno lavorare senza paura e dimostrare, fino in fondo, le loro splendide capacità affinché il suo sacrificio possa essere utile a tutti coloro che hanno provato la disumana condizione del mobbing” ha dichiarato la donna a Quarto Grado. 

Sara Pedri: la scomparsa della ginecologa e l’inchiesta

Sara aveva iniziato a lavorare all’ospedale di Trento nel novembre 2020, per poi dare le dimissioni pochi mesi dopo. La ginecologa ha vissuto un periodo molto stressante, proprio a causa del lavoro nella struttura sanitaria di Trento. La situazione era così degenerata che aveva deciso di lasciare il suo lavoro. Subito dopo le dimissioni, però, la donna è scomparsa. La sua auto è stata ritrovata nei pressi del Ponte di Mostizzolo. Si tratta di una zona tristemente nota per l’alto numero di persone che l’hanno scelta per suicidarsi. Dopo la scomparsa della 31enne, l’Ospedale di Santa Chiara di Trento ha aperto un’inchiesta e sono emerse continue vessazioni da parte del primario e della dirigente di ginecologia. Sei professionisti hanno denunciato Saverio Tateo e Liliana Mereu per “le continue vessazioni mortificanti” che avevano spinto 62 dipendenti a licenziarsi in sei anni.

Sara Pedri: l’importanza delle testimonianze

Le testimonianze, le verifiche delle email e dei documenti e le analisi dei turni, hanno portato l’Azienda sanitaria trentina a trovare un forte riscontro di “fatti oggettivi e una situazione di reparto nell’unità di ginecologia di Trento critica“. Proprio per questo è stato stabilito il trasferimento per il primario Saverio Tateo e la dirigente Liliana Mereu.