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Scambiata nella culla chiede 3 milioni di euro: i veri genitori vivono a 500 metri da lei

Nascita

Era stata scambiata nella culla quando è nata, ora chiede 3 milioni di euro di risarcimento. I suoi veri genitori vivono a 500 metri da lei.

Era stata scambiata nella culla quando è nata, ora chiede 3 milioni di euro di risarcimento. I suoi veri genitori vivono a 500 metri da lei. La donna ha denunciato di essere cresciuta in una famiglia che non era la sua. 

Scambiata nella culla, chiede risarcimento: 3 milioni di euro

Una donna ha denunciato di essere stata scambiata nella culla e per questo chiede 3 milioni di euro di risarcimento. La giovane aveva 16 anni quando si è presentata per la prima volta nello studio degli avvocati. “Ditemi chi sono” ha chiesto loro. Aveva appena scoperto di non essere la figlia biologica dei genitori a cui era stata consegnata alla nascita dal personale dell’ospedale San Millán di Logroño. Tre anni dopo, la donna ha denunciato di essere stata scambiata nella culla con un’altra neonata e di aver vissuto in una famiglia che non era la sua. Per questo ha chiesto un risarcimento di 3 milioni di euro. “La mia vita è stata devastata, è stata un inferno” ha dichiarato. Sara Alba, consigliera della Salute del governo locale, ha riconosciuto che si è trattato di un “errore umano“, ma ormai è impossibile risalire all’autore. L’ospedale dove è accaduto non è più funzionante. Ha proposto alla donna un indennizzo di 215.000 euro. L’altra vittima dello scambio non ha sporto denuncia.

La vicenda risale al 2002. Le due bambine erano nate a cinque ore di distanza, entrambe scarse di peso e in incubatrice. Una volta completato lo sviluppo, furono consegnate ai genitori sbagliati. La ragazza che ha denunciato è finita in una famiglia problematica ed è stata cresciuta dalla nonna. Nel 2017 la nonna aveva chiesto al padre della ragazza di farsene carico economicamente e lui le ha risposto che non era suo padre. La discussione è finita nel Tribunale di Prima Istanza n. 1 di Logroño, che aveva ordinato le analisi di Dna di entrambi i presunti genitori. I risultati avevano rivelato che nessuno dei due aveva un legame genetico con la ragazza

Scambiata nella culla: le indagini

Nello stesso giorno della nascita della ragazza che ha denunciato e in quello stesso ospedale erano presenti almeno 17 neonate che potevano essere state scambiate con lei. Le indagini, nel tempo, hanno svelato con quale di queste bambine era stata scambiata. Oggi quella bambina è una ragazza di quasi 20 anni, che vive con la famiglia che l’ha cresciuta, a 500 metri da quella della denunciante. Ora sono tutti in attesa dei risultati delle prove del Dna, per confermare se il padre e la madre di questa ragazza sono i genitori biologici della giovane che ha denunciato. José Sáez-Morga, avvocato che sta seguendo il caso, ha parlato di “danno incommensurabile, continuato e per tutta la vita“. La denuncia non è penale, perché la negligenza che ha causato lo scambio non è stata volontaria. L’avvocato ha spiegato che si tratta di garantire alla cliente “un futuro assicurato“. 

Scambiata nella culla: i procedimenti

Al momento ci sono due procedimenti giuridici in corso. Il primo è condotto dal pubblico ministero che si è costituito come difensore delle due minori nel processo di filiazione e per correggere i dati anagrafici. Il secondo è quello su cui lavora il legale, per ottenere l’indennizzo da 3 milioni di euro. La consigliera della Salute offre la “massima collaborazione con la giustizia” e ha assicurato che questa situazione “non possa tornare a verificarsi, perché i sistemi, allora, non erano così informatizzati come ora e sono cambiate le modalità di identificazione“.