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Scontro Lega-M5S-Tria: rinviate le nomine della Cdp

Cdp, nuovo rinvio per mancato accordo tra Lega e M5S

Bisognerà attendere fino a martedì 24 luglio per un nuovo vertice che porterà alla scelta dell'amministratore delegato.

Nuovo rinvio per le nomine dei vertici della Cdp, la Cassa di deposito e prestiti. Dopo la fumata nera del 18 luglio, si dovrà attendere fino a martedì 24, data del rientro del ministro Tria dal G20 di Buenos Aires, per un nuovo vertice che si dovrebbe concludere con la scelta del nuovo amministratore delegato della società. Prolungata l’attesa anche per gli accordi sulla Rai e sulle Ferrovie dello Stato.

La nomina di Scannapieco

Fino a poche ore prima del vertice, Dario Scannapieco sembrava il favorito nella corsa al ruolo di amministratore delegato della Cdp. Scannapieco, ex vicepresidente della Bei (Banca europea degli investimenti), la cui nomina era stata inizialmente accettata dal Movimento Cinque Stelle e sostenuta dalle Fondazioni (uno dei soci della Cassa) e soprattutto dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. Proprio il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) è uno dei principali azionisti della Cassa di deposito e prestiti.

Scontro Lega-M5S

La Lega si è però detta contraria alla nomina di Scannapieco. Il Carroccio esige infatti di poter scegliere l’amministratore delegato, per controbilanciare la nomina del direttore generale Fabrizio Palermo, voluto dai Cinque Stelle. Il veto ha così portato a un inevitabile rinvio e alla necessità di trovare un accordo su un nuovo nome. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed esponente della Lega, ha lasciato intendere la difficoltà, da parte dei due azionisti di governo, nel trovare un accordo. “C’è da lavorare“, è stato il commento rilasciato ai giornalisti.

“Il problema non è tra noi e la Lega, il problema è con Tria, che si sta mettendo di traverso“, così ha dichiarato, a microfoni spenti, un viceministro del Movimento secondo quanto riportato da Huffpost. Il ministro “non fa squadra”, è l’accusa rivolta al responsabile del Mef.

Le dichiarazioni

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di prudenza e di riflessione per le nomine della Cdp. “Il problema non è se ci sono divergenze sulle nomine”, ha dichiarato. “La Cdp è uno strumento chiave per la politica nazionale ha un rilievo strategico e quindi vogliamo meditare bene. Ci stiamo riflettendo bene per non sbagliare”. Analoghe affermazioni da parte di Di Maio: “Per Cdp stiamo cercando i migliori, ci stiamo lavorando”.

L’obiettivo dei Cinque Stelle è quello di trasformare la Cassa in una banca pubblica per gli investimenti, “capace di investire e fornire credito a tassi moderati alle aziende“, secondo le parole del leader del Movimento. Fondamentale, in questo processo, un amministratore delegato non avverso al progetto, come appunto sembrava essere Scannapieco, ma soprattutto un direttore generale da loro proposto, ovvero Fabrizio Palermo, che attualmente ricopre il ruolo di direttore finanziario.