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Scontro sul Giurì d’onore per il caso Conte-Meloni: Zaratti e Vaccari annunciano le dimissioni

Giurì d'onore dimissioni

Le dimissioni di Stefano Vaccari e Camera Stefano, componenti del Giurì d'onore

Stefano Vaccari e Filiberto Zaccari, dimissioni dal Giurì d’onore per “mancanza di terzietà” sul caso Mes che vede contrapposti la premier Giorgia Meloni e il leader M5s Giuseppe Conte.

Giurì d’onore Conte-Meloni, le dimissioni nella giornata di oggi

Le opposizioni hanno annunciato le dimissioni dall’organismo: il deputato di Alleanza verdi-sinistra, FIliberto Zaratti, è stato il primo a rendere nota la decisione, seguita dall’esponente del Partito democratico, Stefano Vaccari.

Le motivazioni delle dimissioni dal Giurì d’onore

Queste, le parole di Zaratti nel documento inviato alla Camera:

«Se nella prima parte della relazione proposta vi è una chiara ricostruzione dei fatti e dei documenti, che mostrano in modo inequivocabile la correttezza istituzionale e formale delle procedure parlamentari adottate dal Presidente Conte in relazione alla materia in questione, nella seconda parte si adducono motivazioni di ordine unicamente politico, finalizzate ad avvalorale le tesi accusatorie, sostenute dalla Presidente Meloni. Dispiace constatare che la terzietà della commissione d’indagine è così venuta meno».

La fine del Giurì d’onore e il Presidente del Gran Giurì della Camera Giorgio Mulè sulle dimissioni

«Sono sorpreso e amareggiato dalla decisione improvvisa degli onorevoli Stefano Vaccari e Filiberto Zaratti di dimettersi dalla Commissione di indagine nominata dal presidente della Camera dei deputati. Mai e in nessuna occasione, mai e in nessuna forma, fin dalla prima seduta del 10 gennaio e per le successive sei, gli onorevoli Vaccari e Zaratti avevano manifestato alcuna lagnanza, sollevato alcuna protesta, presentato alcun reclamo, palesato rimostranze rispetto all’organizzazione e all’evolversi dei lavori».