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Siria, catturato jihadista italiano "Volevo tornare in Italia"

Catturato Jihadista italiano

Secondo la Rojava Defense Units il cittadino italiano Semir Bogana trafficava armi in Turchia: catturato perché combattente dello Stato Islamico.

Un cittadino italiano, Semir Bogana (meglio noto sotto il nome di Abou Houreir al-Mouhajir o Abou Abdallah al-Moujahir) è stato catturato e detenuto dalla milizia curdo-siriana del YPG. I miliziani della Federazione Democratica della Siria del Nord hanno accusato il Bogana di essere un soldato dell’Isis. Nel cinguettio social scrivono “On 27th of August an #ISIS member called Semir Bogana (Italian citizen known also as Abu Hureyre al-Muhajir or Abu Abdullah al-Muhajir) was captured as a result of a special operation conducted by our Counter-Terrorism Units (Y.A.T.)”. Il tweet viene corredato da un video in cui l’uomo dichiara di appartenere allo Stato Islamico. Durante il periodo di detenzione ha confessato di aver agito nelle vesti di jihadista nell’ambito del coordinamento dei foreign fighters nella regione del Rojava (area siriana controllata dai curdi).

“Io jihadista, volevo tornare in Italia”

“Vengo dall’Italia, ero un membro dello Stato Islamico. Sono stato qui (in Siria ndr) per 3 anni, poi ho pensato di andarmene. Prendere mia moglie, i miei figli e ritornare in Italia, volevo consegnarmi al consolato turco ma sono stato catturato vicino a Raqqa” sono queste le parole pronunciate da Samir Bogana davanti all’obiettivo della telecamera targata Rojava Defense Units. La sua cattura è avvenuta nei pressi del governatorato di Al-Raqqa, in merito all’operazione speciale dell’unità antiterrorismo. Abu Abdullah era in fuga verso la Turchia. Dopo l’arresto Bogana ha consegnato allo YPG informazioni private sull’operato dello Stato Islamico: era responsabile del mercato bellico verso il paese governato da Orban, trafficava armi e riforniva le milizie del Califfato. Bogana è il primo jihadista italiano riconosciuto da fonti ufficiali: il nodo da sciogliere riguarda l’interrogativo posto sul motivo del suo ritorno nel bel paese. Se la Farnesina confermerà quanto accaduto, sarà tempo di controlli per l’antiterrorismo italiano che dovrà risalire la china per scoprire eventuali cellule dormienti dell’Is nel nostro paese.