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Siria, Mustafà al Nazzal e suo padre sono in Italia: nuova vita per la famiglia a Siena

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Il piccolo Mustafà al-Nazzal e suo padre Munzir, protagonisti dello scatto simbolo del dramma siriano noto come "Hardship of Life", hanno raggiunto l’Italia.

Il piccolo Mustafà al-Nazzal e suo padre Munzir, entrambi protagonisti dello scatto simbolo del dramma siriano noto come Hardship of Life, hanno raggiunto l’Italia.

Siria, Mustafà al Nazzal e suo padre sono in Italia: lo scatto simbolo del dramma siriano

Il piccolo Mustafà al-Nazzal, 5 anni, è venuto al mondo senza arti a causa di un bombardamento aereo che ha devastato la Siria. Nella medesima circostanza, suo padre Muzir ha dovuto subire l’amputazione della gamba destra, dopo essere rimasto gravemente ferito.

La sofferenza provata da Mustafà al-Nazzal e dal padre Muzir e la drammaticità della situazione che aveva travolto e stravolto la Siria sono state immortalate nel celebre scatto intitolato Hardship of Life, che fece rapidamente il giro del mondo trasformandosi nel simbolo del dramma siriano.

Siria, Mustafà al Nazzal e suo padre sono in Italia: l’arrivo a Fiumicino

A partire da venerdì 21 gennaio, tuttavia, per il piccolo Mustafà, gli orrori vissuti in Siria sembrano finalmente essere lontani. Il bambino, infatti, ha raggiunto l’Italia in serata, insieme al padre Munzir, alla madre Zeynep e alle due sorelline.

Il nucleo familiare ha raggiunto l’Italia con un volo di linea proveniente da Istanbul e atterrato all’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, a Roma. Ad attendere la famiglia in Italia, erano presenti i delegati del Sipa.

A quanto si apprende, dando vita a una gara di solidarietà priva di precedenti, Siena ha deciso di adottare Mustafà al-Nazzal e i suoi familiari, donando loro una nuova vita e un più roseo futuro. Inoltre, Bologna e la comunità scientifica hanno annunciato l’intenzione di lavorare al fine di poter restituire sia al bambino che al padre Munzir la possibilità di ricominciare a camminare.

Siria, Mustafà al Nazzal e suo padre sono in Italia: nuova vita per la famiglia a Siena

L’impegno di Siena nei confronti di Mustafà al-Nazzal, del padre Munzir, della madre Zeynep e delle due sorelline è stato reso possibile grazie alla collaborazione e all’impegno della Caritas, dell’Arcidiocesi e del cardinale Augusto Paolo Lojudice.

Commentando l’arrivo della famiglia a Roma, infatti, il cardinale Lojudice ha dichiarato: “Appena arrivano, li incontrerò. Spero di essere il primo a incontrarli. È la Chiesa che li accoglie e, in questo caso, mi sento di rappresentarla tutta, la Chiesa”.