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Statistiche 2022: i giovani italiani studiano di più rispetto al passato?

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In Italia stanno crescendo i numeri di giovani che vogliono prendere una laurea, rispetto al passato potrebbe essere un grande passo avanti.

L’accesso al mondo accademico, così come il ventaglio di indirizzi di studio a cui iscriversi, è visibilmente aumentato rispetto al passato.
Le opportunità di studio sono ormai alla portata di chiunque voglia conseguire un titolo di laurea spendibile nel mercato del lavoro.
In confronto a molti anni fa, quando iscriversi all’università era un privilegio di pochi abbienti, che potevano permettersi di sostenere le spese di libri, rette universitarie e lunghi periodi con costi per uno studente fuorisede, oggi l’istruzione è maggiormente accessibile a tutti.
Tra agevolazioni, sgravi, detassazioni e borse di studio, anche i redditi più bassi possono sostenere le spese di un percorso accademico per tutta la sua durata.

Il mercato del lavoro, inoltre, richiede sempre maggiori specializzazioni da parte dei professionisti che sono chiamati, quindi, a seguire un percorso formativo fortemente focalizzato su specifici ambiti disciplinari.
Sono sorte, nel tempo, nuove facoltà, è stata modificata la durata dei percorsi di laurea, rendendo possibile il conseguimento del titolo finale anche dopo tre anni, così da agevolare e rendere più rapido e qualificato l’accesso al mondo del lavoro.
L’ultima rivoluzione conosciuta dal settore accademico è avvenuta con l’avvento delle tecnologie digitali, che hanno reso possibile seguire corsi universitari online grazie agli atenei telematici.
Di fatto chiunque, ovunque desideri, può accedere alle piattaforme e-learning appositamente allestite per erogare le lezioni delle diverse facoltà, iscrivendosi a una delle università online legalmente riconosciute in Italia.
Questo, negli ultimi anni, ha dato una poderosa accelerata alle opportunità di studio di molti studenti, prima impossibilitati a frequentare le lezioni tradizionali.
Basta guardare ai numeri degli immatricolati negli ultimi anni, per comprendere l’evoluzione della tendenza.

Aumentano gli iscritti all’università negli ultimi 5 anni

Secondo quanto censito dal Ministero dell’Università e della Ricerca il numero di immatricolati nell’anno accademico 2020/2021 è di 330.898 studenti.
Un numero che segue una tendenza in costante crescita, anche nei due anni caratterizzati dalla pandemia.
Se guardiamo agli immatricolati dell’anno 2016/2017, quando erano 290.066, è evidente la tendenza alla crescita costante.
Andando avanti con la rilevazione, infatti, emerge che anche nell’anno accademico 2019/2020, le immatricolazioni sono aumentate, fino a raggiungere i 313.141.
Si deve tener conto che dalle stesse rilevazioni eseguite dal Ministero dell’Università è emerso che le iscrizioni alle università telematiche sono aumentate del 7% rispetto all’anno precedente, pertanto, hanno contribuito ad incrementare il livello di istruzione degli studenti grazie all’opportunità di essere frequentate anche a distanza.

Aumentano anche i laureati

A segnare un valore positivo non sono solo le immatricolazioni, ma anche il numero dei laureati, quelli cioè che nell’anno 2020/2021 hanno conseguito un titolo di laurea, complessivamente pari a 344.850, divisi tra 195.179 laureati triennali, 109.323 laurea magistrale, 39.552 laurea a ciclo unico e 796 del Vecchio Ordinamento.
Solo 5 anni fa, invece, il numero di laureati era pari a 311.926, nell’anno accademico 2016/2017, salito poi a 340.3000 nel 2019, mostrando anche in questo senso una tendenza positiva.