Taulant Toma, chi è davvero l’uomo che ha messo in imbarazzo ancora una volta il sistema carcerario italiano? Quarantunenne di origine albanese, detenuto di massima sicurezza e già protagonista di diverse fughe clamorose, è oggi al centro di una vasta caccia all’uomo dopo l’ennesima evasione dal carcere di Opera, a Milano.
Taulant Toma evaso dal carcere di Opera: una fuga pianificata nei minimi dettagli
La sua uscita dal penitenziario non è stata frutto dell’improvvisazione: secondo le ricostruzioni, l’uomo avrebbe preparato l’azione per mesi, procurandosi di nascosto sega, lime, pinze e altri attrezzi dalle zone di lavoro. Come riportato da Fanpage, per riuscire a passare attraverso lo stretto varco ricavato tra le sbarre, Toma avrebbe anche seguito un rigido regime alimentare per dimagrire. Dopo aver aperto un foro di pochi centimetri, si sarebbe calato da circa quindici metri con lenzuola annodate e ha superato il muro esterno alto sei metri utilizzando una pertica artigianale realizzata con manici di scopa fissati con nastro adesivo e dotata di un gancio.
L’evasione sarebbe avvenuta nel momento più favorevole, sfruttando il buio, la carenza di personale nei giorni festivi e il cambio turno degli agenti. L’allarme non sarebbe scattato subito e le ricerche sono partite solo diverse ore dopo. Le telecamere lo avrebbero ripreso mentre si allontanava a piedi; poco dopo, su una piazzola della tangenziale, è stato trovato un furgone abbandonato, possibile punto di incontro con un complice.
Taulant Toma, chi è il detenuto evaso dal carcere di Opera?
Taulant Toma, cittadino albanese di 41 anni, è noto alle cronache come uno dei detenuti più abili nell’evasione. Condannato per rapine, traffico di droga e detenzione di armi, doveva scontare la pena fino al 2048, ma la sua storia è segnata da una lunga serie di fughe clamorose.
La più recente, avvenuta all’alba di domenica 7 dicembre dal carcere di massima sicurezza di Opera, a Milano, dimostra una preparazione meticolosa: Toma avrebbe segato le sbarre della cella, utilizzato lenzuola annodate per calarsi da quindici metri di altezza e superato il muro esterno con una pertica improvvisata, approfittando del buio e della ridotta presenza di guardie nei giorni festivi.
Non è la prima volta che l’uomo sorprende le autorità: già nel 2009 era evaso da Terni, nel 2013 da Parma e, poco dopo, dal Belgio, sempre con piani elaborati e azioni da film. Soprannominato “Il Mago”, Toma è ricercato su tutto il territorio, con l’allerta massima da parte delle forze dell’ordine. Oggi le forze dell’ordine temono che possa aver già lasciato l’Italia, anche grazie ai legami con ambienti criminali del Nord Europa.