Il ministro degli affari esteri israeliano Eli Cohen ha comunicato su X la decisione di revoca del visto alla coordinatrice umanitaria dell’Onu Lynn Hastings. Il motivo alla base di tale scelta non è diverso rispetto a quello che già aveva creato tensioni tra lo Stato ebraico e le Nazioni Unite dall’inizio della guerra in Medio Oriente.
Israele-Onu, revocato il visto alla coordinatrice umanitaria Lynn Hastings: la decisione
Lynn Hastings si è vista revocare il suo visto da Israele: la decisione sulla coordinatrice umanitaria dell’Onu è definitiva ed è già stata comunicata, anche mezzo stampa, dai funzionari dello Stato ebraico. “Ho deciso di revocare il visto di soggiorno in Israele alla coordinatrice ‘umanitaria’ dell’Onu Lynn Hastings” – spiega su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen – “Qualcuno che non ha condannato Hamas per il brutale massacro di 1.200 israeliani, per il rapimento di bambini e anziani e per gli orribili atti di abusi e stupri, e per aver usato gli abitanti di Gaza come scudi umani, ma condanna invece Israele, un Paese democratico paese che protegge i suoi cittadini, non può prestare servizio nelle Nazioni Unite e non può entrare in Israele“.
Israele-Onu, revocato il visto alla coordinatrice umanitaria Lynn Hastings: le tensioni
“Non rimarremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell’Onu” – conclude lapidario il ministro degli Esteri. Il riferimento è chiaro: ad Israele non sono piaciute alcune dichirazioni e prese di posizioni effettuate da alcuni importanti esponenti delle Nazioni Unite (Guterres su tutti) dall’inizio della guerra in Medio Oriente.