> > Sul TFA sostegno in Romania si abbattono le “misure compensative”

Sul TFA sostegno in Romania si abbattono le “misure compensative”

TFA sostegno in Romania: conseguire il sostegno in questo paese costituisce un'ardua impresa

A causa delle "misure compensative" imposte dal MIUR sul TFA sostegno in Romania, conseguire il sostegno in questo paese si prospetta un'impresa difficile. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

Conseguire il sostegno in Romania si prospetta un’impresa ardua : il MIUR richiede infatti il completamento di un tirocinio compensativo.

La sentenza del Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria del 29 Dicembre 2022 ha stabilito che il titolo di abilitazione all’insegnamento ottenuto in uno degli Stati dell’Unione Europea può essere riconosciuto anche negli altri Paesi membri. Tuttavia, la validità di tale riconoscimento è soggetta a specifiche “misure compensative” imposte dal Ministero dell’Istruzione italiano.

Queste misure sono finalizzate a garantire la corrispondenza tra la formazione acquisita con il titolo straniero e il percorso equivalente in Italia, richiesto per accedere alla professione regolamentata ai sensi dell’art.14 della Direttiva comunitaria n.36/2005.

Il Ministero dell’Istruzione e le misure compensative

Il Consiglio di Stato ha deciso che è di competenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito valutare il titolo conseguito all’estero degli aspiranti docenti; le metriche di valutazione risiedono nel riconoscimento dell’esperienza acquisita, nei crediti formativi ottenuti, nella struttura del corso seguito oltre che nelle competenze sviluppate in relazione alla destinazione dell’attività di insegnamento da svolgere.

Tali fattori devono essere quindi valutati dal Ministero che si assicura che i requisiti necessari per l’insegnamento in Italia vengano soddisfatti.

Ottenere l’abilitazione in Romania implica alcune restrizioni.

In accordo con la nota ufficiale del Segretario di Stato rumeno per l’Educazione Nazionale, il percorso di accesso all’insegnamento e al TFA sostegno in Romania non conferisce l’abilitazione alla professione per i candidati italiani. Perché il percorso rumeno sia considerato abilitante a livello locale, gli studenti italiani dovrebbero non solo aver conseguito sia il diploma di scuola superiore che la laurea in Romania, ma anche aver completato la formazione specialistica relativa al “sostegno”. Entrambi questi requisiti risultano chiaramente impossibili da soddisfare.

A causa di questa restrizione, il Ministero italiano applica una penalizzazione significativa alla specializzazione al sostegno ottenuta in Romania, richiedendo il superamento di un “tirocinio compensativo” da svolgersi in Italia, con una durata media di 2-3 anni, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 206/2007.

Optando per il TFA in Romania, dunque, il percorso di accesso all’insegnamento in Italia subirebbe ulteriori ritardi, rendendo impossibile l’inclusione nella graduatoria GPS di I fascia e l’ottenimento di un incarico effettivo.

Abilitazione per l’insegnamento di sostegno in Romania: ecco perché non è riconosciuta in Italia.

Se i diplomi acquisiti presentanti la denominazione “Programului de studii psichopedagogice, Nivelul I e Nivelul II” non sono riconosciuti come idonei per l’insegnamento in Romania, di conseguenza, non possono essere considerati validi neanche in Italia. Tale vincolo si estende anche ai titoli di abilitazione al sostegno, poiché in Romania esistono specifiche istituzioni dedicate alla formazione di studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.

Un’ulteriore conferma in merito alla qualifica rilasciata dal Ministero rumeno arriva da parte del CIMEA (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche), membro della rete NARIC (National Academic Recognition Information Centres) dell’Unione Europea. Al termine di un apposito corso di formazione psicopedagogica, denominato “Adeverintà”, la qualifica concessa ed ottenuta dai candidati italiani è considerata una condizione necessaria ma non sufficiente per l’esercizio della professione di insegnante.

In aggiunta, conformemente a una comunicazione ufficiale del CIMEA, le autorità rumene considerano il luogo in cui sono stati effettuati gli studi e la formazione come criterio indispensabile per il rilascio dell’attestato di conformità, che devono necessariamente svolgersi in Romania.