Non è stato un incidente come in prima battuta si pensava. La violentissima esplosione avvenuta lo scorso 30 giugno in una palazzina di via Nizza a Torino è stata volutamente provocata da una persona, tratta in arresto nelle scorse ore. Dopo accurate ed ininterrotte indagini i carabinieri sono riusciti ad accertare l’origine dolosa della deflagrazione che ha letteralmente raso al suolo un appartamento devastandone anche altri due e provocando la morte di una persona ed il ferimento di altre cinque.
Ecco quali sono le ragioni del gesto.
Esplosione in un appartamento a Torino: origine dolosa, un arresto
L’esplosione avvenuta lo scorso 30 giugno è stata di origine dolosa. E avrebbe fatto seguito ad un incendio appiccato da una persona in un appartamento al quinto piano di una palazzina ubicata in via Nizza 389, nel capoluogo piemontese. Nelle scorse ore le autorità sono riuscite ad identificare questa persona e l’hanno arrestata con pesanti accuse. Tutto grazie ad un’accurata analisi, da parte degli investigatori del commissariato Barriera Nizza, dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona; ma anche diversi testimoni sono stati ascoltati arrivando ad un sospettato. Il quale nei giorni successivi alla deflagrazione avrebbe anche reso alcune confidenze ai colleghi a lavoro.
La persona tratta in arresto dopo aver accertato l’origine dolosa dell’esplosione è un uomo di 40 anni, guardia giurata. Proprio lui avrebbe appiccato il rogo che poco dopo ha generato la violentissima deflagrazione. Avrebbe compiuto il gesto allo scopo di vendicarsi della sua ex fidanzata che però in quel momento non si trovava in casa dato che era partita per le vacanze.