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Tragedia di Rigopiano: le nuove vite degli orfani sopravvissuti

Rigopiano, dopo la tragedia le nuove vite degli orfani sopravvissuti

Tragedia di Rigopiano, le nuove vite degli orfani sopravvissuti alla valanga in Abruzzo. Il 18 gennaio 2017 hanno perso i genitori sotto le macerie.

Tragedia di Rigopiano, le nuove vite degli orfani sopravvissuti alla valanga in Abruzzo. Furono 29 le vittime dell’hotel Rigopiano, finite sotto le macerie il 18 gennaio 2017.

Tragedia di Rigopiano, le nuove vite degli orfani 

Tra le vittime della valanga avvenuta in località Rigopiano, nel comune di Faringola, ci sono anche genitori: Marina Serraiocco, Domenico Di Michelangelo, Piero Di Pietro, Rosa Barbara Nobilio, Sebastiano Di Carlo, Nadia Acconciamessa, Luciano Caporale, Silvana Angelucci, Tobia Foresta e Bianca Iudicone.

Sono nove i figli rimasti orfani quel terribile giorno, da allora hanno potuto contare sui pochi famigliari rimasti in vita e loro stessi. Nel 2020 lo Stato gli ha erogato una prima parte dell’indennizzo promesso ma fino ad allora in nulla.

Tragedia di Rigopiano, gli orfani Riccardo, Piergiovanni ed Edoardo

Tra gli orfani della tragedia di Rigopiano ci sono Riccardo, Piergiovanni e il fratello minore Edoardo. A dicembre 2017 hanno riaperto la pizzeria del padre Sebastiano a Loreto Aprutino, come segno di riscatto: “Ma il vero sogno dei nostri genitori era di vederci laureati”, racconta Riccardo a Fanpage.

Pochi mesi fa i due fratelli hanno infatti deciso di vendere la pizzeria per dedicarsi di più allo studio. Riccardo a luglio si laureerà in Relazioni pubbliche e Comunicazione di impresa alla IULM di Milano, Piergiovanni studia presso la stessa università. Edoardo, di 14 anni, vive a Loreto Aprutino con gli zii e va ancora a scuola.

Tragedia di Rigopiano, le vite degli orfani: Elia e il salone dei genitori

Elia è un altro degli orfani sopravvissuti alla tragedia di Rigopiano, a soli 21 anni lavorava già come apprendista nel salone di parrucchieri dei genitori. È riuscito a rilevare il negozio del padre Luciano e della mamma Silvana a Castel Frentano e nel 2019 ha ricevuto il premio “Arti e professioni dell’eccellenza italiana Premio Wella ai migliori saloni italiani” e ha aperto un secondo salone.

“Sto cercando di finire il loro lavoro, portando a termine il loro progetto che è quello di prendersi cura delle nostre clienti”, racconta Elia, “Guardandomi indietro mi sembra passata una vita e non solo cinque anni il dolore ovviamente rimarrà sempre ma sto andando avanti”.