Negli Stati Uniti continua lo scontro legale sulle restrizioni imposte dall’amministrazione Trump agli studenti stranieri. Recentemente, una giudice federale ha nuovamente bloccato un provvedimento che avrebbe impedito ai nuovi studenti stranieri di iscriversi all’Università di Harvard, segnando un’importante vittoria per le istituzioni accademiche e per la comunità internazionale studentesca.
Il conflitto tra Harvard e l’amministrazione Trump
Il conflitto tra Harvard e l’amministrazione Trump è iniziato a marzo 2025, quando il governo ha revocato la certificazione SEVP dell’università, impedendo l’ingresso di studenti stranieri. La giudice federale Allison Burroughs ha subito sospeso questa misura, riconoscendo i danni irreparabili per l’ateneo. Nonostante ciò, pochi giorni fa Trump ha emanato un nuovo ordine per sospendere i visti agli studenti stranieri per sei mesi, giustificandolo con ragioni di sicurezza nazionale. Harvard ha risposto ampliando la causa legale, e la stessa giudice ha nuovamente bloccato la sospensione, fissando una nuova udienza per metà giugno.
Queste azioni si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni tra l’università e l’amministrazione, con accuse di ritorsioni contro Harvard per la sua opposizione politica e la difesa della libertà accademica.
Trump, giudice federale sospende stop studenti stranieri ad Harvard
Negli Stati Uniti, una giudice federale ha nuovamente bloccato un provvedimento dell’amministrazione Trump volto a escludere i nuovi studenti stranieri dall’Università di Harvard. Allison Burroughs ha accolto il ricorso presentato dall’ateneo dell’Ivy League presso il tribunale distrettuale del Massachusetts poche ore prima, emettendo un’ordinanza restrittiva che impedisce temporaneamente l’applicazione del piano governativo.
Il 4 giugno, Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo per sospendere per sei mesi i visti internazionali concessi agli studenti, giustificando la misura con motivazioni legate alla sicurezza nazionale. Tuttavia, grazie all’intervento della giudice, Harvard può continuare ad accogliere studenti stranieri nei propri programmi fino al 16 giugno, data in cui è stata fissata una nuova udienza, come riportato dal quotidiano universitario The Harvard Crimson.
“Questo non è il primo tentativo del governo di creare una spaccatura tra Harvard e i suoi studenti internazionali…fa parte di una campagna di ritorsione concertata e in continua crescita“, sostiene l’università nella sua causa legale.
Nel ricorso, l’ateneo ha denunciato il tentativo dell’amministrazione Trump di esercitare pressioni indebite tramite misure considerate illegali e punitive:
“Con un colpo di penna, la segretaria del dipartimento per la sicurezza interna e il Presidente hanno provato a cancellare un quarto del corpo studentesco di Harvard, gli studenti internazionali che contribuiscono in modo significativo all’Università e alla sua missione e al Paese. Senza i suoi studenti internazionali, Harvard non è Harvard“, viene aggiunto.
Questa non è la prima volta che la giudice Burroughs interviene a favore dell’ateneo: già a fine maggio aveva emesso una prima ingiunzione in risposta a un precedente ricorso di Harvard, che contestava la revoca della certificazione Sevis (Student and Exchange Visitor Information System), essenziale per permettere agli studenti stranieri di studiare negli Stati Uniti.