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Ucciso Charlie Kirk, le reazioni da Trump a Meloni: indagini serrate sull’assassino

charlie kirk

Charlie Kirk, attivista conservatore vicino a Trump e voce della destra giovanile, è morto: cordoglio politico e caccia al suo assassino.

L’America sotto choc. Charlie Kirk, fondatore di Turning Point USA e figura di spicco del movimento conservatore, è stato ucciso durante un evento pubblico nello Utah. La notizia, diffusasi in poche ore a livello globale, ha scatenato reazioni a catena: dal presidente Donald Trump, che ha parlato di una “perdita immensa per il Paese”, alla premier italiana Giorgia Meloni, che ha espresso cordoglio e solidarietà.

Intanto le autorità statunitensi hanno avviato una caccia serrata al killer, mentre emergono i primi dettagli sull’aggressione che ha sconvolto la scena politica americana e internazionale.

La morte di Charlie Kirk, chi era

Charlie Kirk, nato il 14 ottobre 1993 ad Arlington Heights (Illinois), era una figura di spicco del conservatorismo americano moderno. Fondatore di Turning Point USA nel 2012, organizzazione che mirava a promuovere valori conservatori, ha costruito una rete che lo ha reso uno dei volti più riconoscibili della destra giovanile. Nel 2024 aveva mobilitato l’elettorato giovane e bianco a votare per Donald Trump.

Attivista, commentatore politico, autore di libri e conduttore radiofonico/podcast, Kirk era noto per il suo stile diretto e provocatore, spesso incentrato su temi come il contrasto al cosiddetto “woke”, la libertà d’espressione, il secondo emendamento, e la difesa di principi cristiani conservatori.

Pur non avendo mai ricoperto cariche politiche elettive, la sua influenza era significativa: era molto seguito sui social media, partecipava come speaker in eventi nazionali, interagiva con media conservatori, e la sua organizzazione giocava un ruolo nel mobilitare i giovani per campagne elettorali e cause politiche.

Era sposato con Erika Frantzve, con cui ha avuto due figli, e la sua morte ha colto di sorpresa l’opinione pubblica statunitense e internazionale, innescando un’ondata di reazioni politiche e sociali.

 

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Ucciso Charlie Kirk, le reazioni da Trump a Meloni

Numerosi messaggi di solidarietà hanno invaso i social subito dopo la notizia del ferimento di Charlie Kirk, a cui è seguita poco dopo la conferma della sua morte. Tra i primi a intervenire è stato Donald Trump:

Il grande, e persino Leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o posseduto il cuore della gioventù negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più tra noi. Le condoglianze mie e di Melania vanno alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti amiamo!”.

A ruota, diversi esponenti politici americani hanno espresso dolore e condanna per la violenza politica: dal vicepresidente JD Vance all’ex speaker democratica Nancy Pelosi, dall’ex vicepresidente Kamala Harris al governatore della California Gavin Newsom.

Non c’è posto nel nostro Paese per questo tipo di violenza. Deve cessare immediatamente”, ha dichiarato l’ex presidente Joe Biden, che insieme alla moglie Jill ha rivolto preghiere e vicinanza alla famiglia di Kirk. Parole di cordoglio sono arrivate anche da vari governatori democratici, tra cui Josh Shapiro (Pennsylvania), Gretchen Whitmer (Michigan) e JB Pritzker (Illinois).

Messaggi di sostegno sono giunti anche dall’estero: il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha scritto “Prego per lui” su X, mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito l’uccisione di Kirk “Un omicidio atroce, una ferita profonda per la democrazia e per chi crede nella libertà“, inviando il suo cordoglio alla famiglia e alla comunità conservatrice americana.

Sui social è intervenuto anche Matteo Salvini, che ha ricordato Kirk come “Un marito, un padre di due bambini, un uomo devoto alla famiglia e al Paese, orgoglioso sostenitore della libertà”, condannando l’assassinio avvenuto “mentre difendeva le proprie idee” e dedicando una preghiera alla sua memoria.

Dopo la notizia della morte, Trump ha disposto che tutte le bandiere negli Stati Uniti venissero esposte a mezz’asta fino a domenica sera in segno di lutto, definendo Kirk “un vero e grande patriota americano”.

Ucciso Charlie Kirk, aperta la caccia al killer

Regna ancora incertezza sulle indagini relative all’attentato costato la vita all’attivista conservatore Charlie Kirk. Dopo aver annunciato un arresto, il direttore dell’FBI Kash Patel ha chiarito su X che la persona fermata era stata rilasciata al termine dell’interrogatorio, sottolineando che le verifiche restano in corso e che ogni aggiornamento sarà comunicato “nell’interesse della trasparenza”.

In un primo momento anche i funzionari della Utah Valley University avevano parlato di un fermo immediato dopo la sparatoria, ma successivamente è stato accertato che l’individuo non aveva alcun legame con l’attacco. Nel tardo pomeriggio di mercoledì una seconda persona era stata portata in custodia per accertamenti, salvo poi essere rilasciata anch’essa senza accuse.

Al momento la caccia all’uomo per identificare il vero responsabile è ancora aperta, come confermato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza dello Utah.