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Ucraina, pressing diplomatico di Macron su Cremlino. Biden: “Pronto a incontrare Putin in ogni momento”

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Crisi Russia Ucraina, Macron esercita pressing diplomatico sul Cremlino. Biden annuncia di essere pronto a incontrare Putin in ogni momento.

La crisi tra Russia e Ucraina pare essere sempre più prossima a degenerare in una guerra. In merito ai disordini in atto nella parte orientale della Nazione ucraina, il Cremlino ha riferito di non voler attaccare il Paese ma ha anche sottolineato che l’esasperazione delle tensioni nel Donabass stanno diventando ormai intollerabili e, nel caso di ulterioriprovocazioni, si arriverà inevitabilmente a “conseguenze irreparabili”.

Ucraina, Cremlino: “Tensioni nel Donbass possono portare a conseguenze irreparabili”

I disordini che hanno caratterizzato la regione ucraina del Donbass nella notte sono proseguiti anche nella mattinata di domenica 20 febbraio. In questo contesto, le parti continuano a rivolgersi reciprocamente accuse rispetto alle violenze registrate nell’area.

L’agenzia russa Tass, ad esempio, ha riferito che le forze armate ucraine hanno attuato un attacco contro le posizioni della repubblica filorussa di Lugansk, distruggendo cinque edifici residenziali e bombardando tre insediamenti della Repubblica popolare di Donetsk.

Allo stesso modo, il quartier generale dell’esercito ucraino che ha sede a Kiev ha dichiarato che “il nemico ha usato armi proibite dagli accordi di Minsk per 116 vole e che, in 24 ore, le forze separatiste hanno violato il cessate il fuoco 136 volte in 24 ore”. Kiev, inoltre, ha comunicato che due soldati ucraino sono stati uccisi mentre altri cinque sono rimasti feriti.

In relazione alla situazione in essere nella regione del Donbass, è intervenuto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha denunciato le forti tensioni al confine con l’Ucraina e ha annunciato: “La Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia ed è l’ultimo Paese che vorrebbe usare la parola guerra. Ma le tensioni nel Donbass sono aumentate al massimo, qualsiasi scintilla o provocazione può portare a conseguenze irreparabili – e ha aggiunto –. Le ripetute menzioni occidentali sulle date di un attacco russo contro l’Ucraina sono provocazioni che possono avere conseguenze avverse sebbene il presidente Putin non si curi delle affermazioni occidentali sulle date dell’invasione – e ha sottolineato –. Vi esortiamo a porvi la domanda: che senso ha che la Russia attacchi qualcuno?”.

Il portavoce del Cremlino ha anche asserito quanto segue: “L’Occidente sta alimentando l’isteria sulla presunta invasione dell’Ucraina pianificata dalla Russia allo scopo di spingere Kiev a risolvere con la forza il problema del Donbass, la regione controllata dai separatisti filorussi – e ha proseguito rivelando –. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ogni ragione per ritenere che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non sia pronto né disposto ad attuare gli accordi di Minsk per la concessione di un regime di autonomia alle regioni separatiste del Donbass”.

Crisi Russia Ucraina, Harris (USA): “Rischio reale di una guerra in Europa”

In merito alla crisi tra Russia e Ucraina, gli Stati Uniti d’America hanno ribadito la convinzione che il presidente russo Vladimir Putin sia pronto a sferrare un attacco contro la nazione avversaria.

Per questo motivo, la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, si è recata a Monaco per una conferenza sulla sicurezza e per monitorare l’evoluzione della situazione in Ucraina, tenendosi in costante contatto con il presidente Joe Biden e aggiornando il team di sicurezza nazionale statunitense.

Nel corso della conferenza sulla sicurezza di Monaco, la vicepresidente Harris si è confrontata con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, con i leader europei e con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

In questo contesto, durante la conferenza stampa tenuta in Germania, Kamala Harris ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla crisi tra Russia e Ucraina, affermando: “Riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione – e ha sottolineato –. Stiamo parlando della reale possibilità di una guerra in Europa”.

Harris: “Elevato rischio di guerra in Europa. Italia al tavolo dei negoziati sulle sanzioni”

Interrogata dai giornalisti incontrati dopo la conferenza sulla sicurezza di Monaco, poi, la vicepresidente americana ha ammesso che con la questione ucraina “è in gioco l’intera Nato” e, ribadendo la convinzione dell’amministrazione Biden secondo la quale la Russia di Putin avrebbe già deciso di invadere la Nazione ucraina, ha rivelato: “Dopo 70 anni c’è un rischio reale di guerra in Europa”.

In conferenza stampa, inoltre, Kamala Harris si è soffermata sul ruolo dell’Italia, confermando: “Non si può negare la sua posizione. Sarà al tavolo sulle sanzioni – e ha precisato –. L’Italia è davvero al tavolo dei negoziati sulle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina, su come possiamo farle in un modo da raggiungere lo scopo previsto, ovvero dissuadere la Russia dall’invadere una nazione sovrana. La coalizione di Paesi che tenta di dissuadere la Russia da un’invasione dell’Ucraina è un’alleanza di Nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali su come qualsiasi cosa faremo in futuro avrà un impatto sul loro Paese specifico, le loro economie e la loro sicurezza – e ha aggiunto –. Quindi, ancora una volta, non negherei all’Italia di avere la sua prospettiva o il suo elenco di preoccupazioni. Lo facciamo tutti, in realtà”.

Colloquio telefonico Putin-Macron sulla crisi in Ucraina

Nella tarda mattinata di domenica 20 febbraio, si è tenuta una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferito dall’Eliseo, la telefonata, incentrata sulla crisi tra Russia e Ucraina, si è conclusa dopo un’ora e quarantacinque minuti di confronto tra i due leader.

Nel corso del colloquio, i presidenti si sono detti d’accordo sulla necessità di “cercare di raggiungere un cessate il fuoco nel Donbass”. A questo proposito, è stato annunciato che nei “prossimi giorni” verrà organizzato un vertice sulla crisi tra Russia e Ucraina al quale parteciperanno il ministro degli Esteri della Francia, Jean-Yves Le Drian, e il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov. il colloquio telefonico tra il ministro francese il ministro russo dovrebbe tenersi nella giornata di lunedì 21 febbraio.

Durante la telefonata tra Macron e Putin, inoltre, pare che il presidente russo abbia manifestato l’intenzione di ritirare le truppe dalla Bielorussia.

L’Eliseo ha anche riferito che, in seguito al colloquio telefonico con Putin, il presidente francese Macron ha contattato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nelle prossime ore, il presidente francese Macron dovrebbe sentire il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Atteso anche un confronto con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e con il primo ministro britannico, Boris Johnson.

Macron contro Putin: “Escalation nel Donbass è responsabilità dei separatisti filorussi”

A quanto si apprende, in occasione della sua conversazione con Vladimir Putin, il presidente francese Macron ha espresso la convinzione che la responsabilità dell’escalation nella regione del Donbass sia da imputare esclusivamente ai separatisti filorussi. Macron ha anche confutato con fermezza la tesi del suo omologo russo per il quale l’escalation sarebbe stata causata dalle forze armate dell’Ucraina.

Appello del ministro degli Esteri ucraino Kulega agli alleati dell’UE

Intanto, il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, ha rivolto specifiche richieste agli alleati dell’Unione Europea in occasione di un incontro con i giornalisti trasmesso da Ukraina 24, dichiarando: “Chiediamo ai partner di mettere da parte dubbi e avvertimenti infondati e dire chiaramente: ‘L’Ucraina fa parte di noi, siamo un tutt’uno’. È tempo di prendere decisioni. E, in una situazione difficile, è impossibile senza decisioni difficili. Bisogna dire chiaramente che l’Ucraina sarà membro dell’Unione Europea, e questo deve essere fatto subito”.

Sunday Times, servizi segreti del Regno Unito: “Putin ha dato l’ok per attaccare l’Ucraina”

Per quanto riguarda la possibile guerra, al pari di quanto asserito durante gli ultimi giorni dall’amministrazione Biden, anche i servizi segreti britannici hanno rivelato che il presidente russo Putin avrebbe già dato il suo “ok” per attaccare l’Ucraina.

Secondo quanto riferito dal Sunday Times, i servizi segreti britannici e quattro fonti interne al Governo di Boris Johnson hanno rivelato: “Le nostre notizie di intelligence sono in linea con quelle degli americani. Putin ha un piano ed è in corso”.

Si pensa, inoltre, che la Russia stia organizzando una guerra lampo contro la capitale ucraina Kiev. Dopo uteriori operazioni di “messinscena” tra truppe ucraine e separatisti nella regione del Donbass, poi, l’intelligence britannica è certa che la Russia procederà a “un’invasione su larga scala”: “Ci aspettiamo un’operazione d’avvio per cercare di defenestrare il governo a Kiev. I russi hanno posizionato missili da crociera per espugnare la capitale”.

USA, Blinken: “Biden pronto a incontrare Putin in ogni momento”

Gli ultimi sviluppi della crisi tra Russia e Ucraina sono stati commentati anche dal segretario di Stato americano Antony Blinken che ha annunciato che il presidente Joe Biden è pronto a incontrare Putin “in ogni momento e in qualunque formato”. Blinken, inoltre, ha rivelato che incontrerà il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov nella giornata di mercoledì 23 febbraio “se la Russia nel frattempo non invaderà l’Ucraina”.

Il segretario di Stato americano, poi, ha sottolineato: “La Russia continua a provocare, preoccupano le esercitazioni svolte dalle truppe – e ha precisato –. Sta andando avanti la strategia della Russia che cerca di creare una serie di provocazioni per scatenare l’aggressione dell’Ucraina”.

CBS: “Comandanti russi hanno ricevuto l’ordine di attaccare”

Nel tardo pomeriggio (ora italiana) di domenica 20 febbraio, la CBS ha annunciato che gli Stati Uniti d’America hanno ricevuto informazioni di intelligence secondo le quali il presidente russo Vladimir Putin avrebbe inviato ai comandanti russi l’ordine di procedere all’invasione dell’Ucraina.

La notizia è stata smentita dalla Russia.

CNN: “75% delle truppe russe in posizione d’attacco”

Quanto asserito dalla CBS, tuttavia, è stato confermato dalla CNN secondo la quale il 75% delle forze russe sarebbero state posizionate per sferrare a breve l’attacco contro l’Ucraina. L’informazione è stata comunicata alla CNN da un dirigente statunitense che ha conoscenza diretta dei dati in possesso dell’intelligence.

Simili indiscrezioni sono state confutate dal ministro della Difesa ucraino che ha dichiarato: “Ad oggi, non abbiamo informazioni su un’invasione russa nei prossimi giorni. Parlare di un attacco russo nei prossimi giorni è inopportuno”.

Vertice straordinario Osce convocato d’urgenza

In merito alla crisi Russia Ucraina, è stato convocato d’urgenza un vertice straordinario Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per esaminare la richiesta di Kiev. L’Ucraina, infatti, ha chiesto di discutere circa il rapido deterioramento della situazione nel Donbass e di individuare una linea comune di intervento.

Al vertice, saranno presenti i rappresentanti permanenti dell’Osce.