Arrestato lo scorso 17 ottobre a Milano Malpensa intento a imbarcarsi su un volo per Istanbul, Artem Uss è evaso dai domiciliari e fuggito a Mosca. Accusato, tra le altre cose, di contrabbando di tecnologie militari, il figlio della firma del progetto petrolifero caro a Putin ha avuto rapporti personali con i colossi del nostro Paese, da Eni a Saipem.
Artem Uss e suo padre Alexander, chi sono?
Riavvolgiamo il nastro sull’affare Uss. Alexander Uss, padre del fuggitivo Artem, è il governatore di Krasnoyarsk Krai, ricca regione siberiana, e soprattutto l’artefice del più grande progetto di sviluppo petrolifero del mondo. Il progetto, dal nome Vostok Oil, ha un valore di mille miliardi di dollari: con 115 milioni di tonnellate di idrocarburi, decine di raffinerie e ottomila chilometri di condotte, prevede un paradiso di giacimenti da sfruttare e di impianti da costruire in grado di superare la fantasia e la megalomania di sceicchi e americani.
Sulla fuga di Artem Uss
Uss iunior di errori ne ha compiuti tanti e la sua fuga rientra sicuramente tra questi. Per l”imprenditore russo arrestato a Malpensa per le accuse degli americani, Mosca aveva fatto richiesta di estradizione. Poi anche gli Stati Uniti Ed ecco un enorme patata bollente che l’Italia ha dovuto gestire. Poiché i giudici non hanno alcun ruolo nell’estradizione, era il solo Governo a dover decidere il sì o no. Ma il governo Meloni-Nordio ha preferito non prendere questa decisione. Ed eccone oggi, forse, le conseguenze.