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Incassare pagamenti senza Pos, PostePay si prepara con i Qr code

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Milano, 6 nov. (askanews) - Nel giro di qualche settimana PostePay lancerà a livello sperimentale un nuovo servizio, destinato a essere commercializzato nel 2020, che permetterà agli esercenti, in particolare alle Pmi, di incassare pagamenti disposti dal cliente direttamente dalla propria app Po...

Milano, 6 nov. (askanews) – Nel giro di qualche settimana PostePay lancerà a livello sperimentale un nuovo servizio, destinato a essere commercializzato nel 2020, che permetterà agli esercenti, in particolare alle Pmi, di incassare pagamenti disposti dal cliente direttamente dalla propria app Postepay, senza bisogno di dotarsi di un dispositivo fisico per l’accettazione delle carte, il cosiddetto Pos. La transazione, ha spiegato l’amministratore delegato di PostePay Marco Siracusano durante il Salone dei pagamenti, potrà essere avviata tramite geolocalizzazione o inquadrando un QR code esposto dallo stesso esercente.

“Oggi c’è un mondo che è straservito da Pos, e un mondo che non lo è, come quello dei liberi professionisti, dei piccoli esercenti e delle piccole imprese in generale. Può essere anche un primo entrypoint di chi oggi non ha nemmeno un Pos e comincia un suo percorso per dotarsi di un sistema di incasso con un codice. Questa cosa noi la possiamo fare anche perché abbiamo già cinque milioni di clienti che hanno non solo la app, ma anche un wallet per inquadrare il codice e pagare”.

L’obiettivo, grazie anche alla spinta in arrivo dal governo ai pagamenti elettronici, è soprattutto quello di intercettare quelle piccole spese di consumo che oggi avvengono principalmente in contanti. “Credo che l’iniziativa del governo sia molto importante perché credo serva a smuovere entrambi i lati, sia quello del consumatore sia quello di chi accetta i pagamenti. Credo sia un percorso che non si esaurirà in mese, però credo sia importantissimo perché la ‘guerra al contante’ non la si fa soltanto con i prodotti, ma con un contesto di riferimento legislativo, governativo e anche di sviluppo degli operatori di mercato”.

Intanto nel terzo trimestre del 2019 i pagamenti, la telefonia mobile e il digitale hanno generato ricavi per il gruppo Poste pari a 171 milioni di euro, in crescita del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2018.