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Viminale, nessun morto a Capodanno: effettuati 35 arresti e 646 interventi dei vigili del fuoco

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Nessun morto a Capodanno: lo rivelano i dati del Viminale. I vigili del fuoco, invece, hanno segnalato di essere dovuto intervenire 646 volte.

Il Viminale ha annunciato in via ufficiale che nessun morto è stato registrato a Capodanno. Trentacinque persone, invece, sono state arrestate mentre i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnare incendi 646 volte nel corso dell’ultima notte dell’anno.

Viminale, nessun morto a Capodanno: effettuati 35 arresti

I dati elaborati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza sull’attività svolta per Capodanno in tutta Italia hanno evidenziato l’assenza di morti mentre oltre 180 cittadini sono rimasti feriti. Inoltre, è emerso che sono state sporte 273 denunce: gli arresti, invece, sono stati 35.

“I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti non fanno registrare alcun episodio mortale. In calo il dato dei feriti gravi con prognosi superiore ai 40 giorni, passati da 14 a 11, mentre il dato dei feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni si presenta in crescita”, si legge nel report diffuso.

Il Viminale, poi, ha segnalato che durante la fine dell’anno sono stati registrati 11 feriti da colpi di arma da fuoco, mostrando un leggero aumento a fronte dei dati del 2022 per si ferma a quota 10. Per quanto riguarda i minori, è evidente “un significativo aumento del dato complessivo: 50 a fronte degli 20 dello scorso anno”.

Le rilevazioni sulla gravità delle lesioni, ancora, hanno svelato che “si registra un aumento nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (169 a confronto dei 110 dello scorso anno). Per quanto riguarda invece i feriti gravi – spiega il report -, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (11 a fronte dei 14 del 2022)”.

Infine, in materia di arresti, denunce e sequestri nel mese di dicembre 2022, c’è una crescita rispetto al medesimo periodo del 2021 in relazione alle denunce e una lieve diminuzione per gli arresti.

646 interventi dei vigili del fuoco durante l’ultima notte dell’anno: sono in totale 791.505 nel 2022

Altri dati sono stati forniti dai vigili del fuoco che hanno dichiarato di aver compiuto 646 interventi nella notte compresa tra sabato 31 dicembre 2022 e domenica 1° gennaio 2023, con un incremento del 15,7% rispetto ai 558 dello scorso anno. In molti casi, i vigili del fuoco sono stati chiamati per spegnere roghi appiccati a cassonetti o auto parcheggiate in strada.

Il maggior numero di interventi si è concentrato in Emilia-Romagna, regione che si è attestata a quota 96. Seguono, poi, Puglia (75), Veneto e Trentino-Alto Adige (71), Campania (57), Lazio (52), Piemonte (50), Lombardia (47), Liguria(45), Toscana (45), Sicilia (31), Sardegna (26), Friuli-Venezia Giulia (16), Marche (13), Molise (7), Abruzzo (6), Umbria (5), Calabria (4). Nessun intervento in Basilicata.

Guardando all’intero 2022, invece, i vigili del fuoco hanno effettuato complessivamente in Italia 791.505 interventi, con una media di 2.200 al giorno e un incremento dell’8,7% sul 2021 che si è concluso con 727.780 interventi. Nello specifico, per il 2022, 195.224 interventi hanno riguardato incendi ed esplosioni, 165.559 soccorsi e salvataggi, 49.028 dissesti statici e 41.697 incidenti stradali.

La regione nella quale sono stati necessari più soccorsi da parte dei pompieri è stata la Lombardia (82.603). Subito dopo, ci sono Sicilia (78.756), Lazio (74.676), Campania (66.426), Emilia-Romagna (64.589), Toscana (60.063), Piemonte(57.837), Puglia (47.662), Veneto e Trentino-Alto Adige (44.165), Calabria (34.702), Marche (33.998), Sardegna(30.383), Liguria (30.309), Abruzzo (22.909), Friuli-Venezia Giulia (22.400), Umbria (20.926), Basilicata (10.563) e Molise (8.538).