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Violenza su donne: Fond. Lavoro-Doppia Difesa, accordo attuativo per favorire occupazione vittime

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Roma, 29 gen. (Labitalia) - Siglato tra Fondazione consulenti per il lavoro, l’agenzia per il lavoro del consiglio nazionale dell’ordine, e Doppia Difesa Onlus, l’accordo attuativo del protocollo firmato lo scorso 22 novembre il cui obiettivo, va ricordato, è quello di infor...

Roma, 29 gen. (Labitalia) – Siglato tra Fondazione consulenti per il lavoro, l’agenzia per il lavoro del consiglio nazionale dell’ordine, e Doppia Difesa Onlus, l’accordo attuativo del protocollo firmato lo scorso 22 novembre il cui obiettivo, va ricordato, è quello di informare, individuare, formare, collocare e/o ricollocare mediante progetti di politiche attive, le donne vittime di violenza per dar loro opportunità lavorative. In occasione della firma, avvenuta lo scorso 25 gennaio, si è tenuto anche l’incontro con le prime sette donne, sostenute dalla Fondazione presieduta da Michelle Hunziker, che hanno deciso di aderire all’iniziativa.

Presenti all’incontro, il presidente, il direttore e il consigliere della Fondazione Lavoro, rispettivamente, Vincenzo Silvestri, Enrico Limardo e Manuela Maffiotti; per il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del Lavoro, il consigliere Antonella Ricci; in rappresentanza di Doppia Difesa, l’avvocato Cristina Natale, Valentina Kusturin e il dottor Davide Testa.

Scopo dell’incontro informare le partecipanti sulle misure, le opportunità e i servizi offerti da Fondazione Lavoro, ma anche le modalità operative per accedervi. Un incontro proficuo perché le interessate hanno avuto l’opportunità di far emergere le loro esigenze, necessità che i consulenti del lavoro “sapranno tradurre in percorsi mirati e finalizzati all’effettivo inserimento occupazionale”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca. Dare concrete opportunità lavorative alle donne vittime di violenza “è una sfida che i consulenti del lavoro hanno saputo accogliere pienamente, perché il lavoro è il principale strumento di riscatto sociale e personale, e che già sta dando i primi incoraggianti risultati”.