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Vittorio Sgarbi in tribunale: la figlia chiede un amministratore di sostegno, la decisione del giudice

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Vittorio Sgarbi, tribunale e famiglia: la disputa sull’amministratore di sostegno e l’esito dell’udienza.

La delicata vicenda legale che vede coinvolti Vittorio Sgarbi e sua figlia Evelina mette in luce il complesso intreccio tra rapporti familiari, tutela della persona e diritto civile. Al centro della controversia c’è la richiesta di nominare un amministratore di sostegno per il noto critico d’arte, misura pensata per supportare chi non è più in grado di gestire autonomamente i propri interessi.

Oggi l’appuntamento in Tribunale, ecco cosa è stato deciso.

Vittorio Sgarbi: ruolo dell’amministratore di sostegno e reazioni familiari

L’istanza di Evelina si basa sull’articolo di legge 6/2004, che prevede l’amministratore di sostegno come strumento di supporto per chi non riesce a gestire autonomamente i propri interessi, una misura meno invasiva rispetto all’inabilitazione o all’interdizione. In aula, il giudice ha dovuto valutare se la richiesta fosse motivata da una reale preoccupazione per le condizioni di Sgarbi o se, come sostiene il critico, fosse mossa da dispute familiari e patrimoniali.

Le reazioni all’esterno e tra i familiari sono state contrastanti. La sorella Alba e altri membri della famiglia si sono schierati a sostegno del critico d’arte, mentre Evelina è stata descritta come isolata. La madre di Alba, Kozeta Hajdini, ha commentato così alla Vita in diretta:

“Sabrina è una donna che gli è sempre stata accanto, giorno e notte. Merita di essere sua moglie. I figli devono stare zitti, Alba ama suo padre e non lo fa per i soldi“.

Vittorio Sgarbi e l’amministratore di sostegno: la figlia Evelina in tribunale per l’udienza

In aula erano presenti entrambi: il critico d’arte e la figlia di 25 anni, nata dalla relazione con Barbara Hary. Prima dell’udienza Evelina ha commentato: “Al momento non mi sento di dire nulla. Come riportato da Leggo, c’erano anche gli altri due figli, Alba e Carlo, la sorella Elisabetta e la compagna di Sgarbi, Sabrina Colle.

Durante l’incontro con la giudice Paola Scorza, le parti sono state ascoltate e la decisione definitiva è attesa entro le prossime settimane.

L’avvocato di Evelina, Lorenzo Iacobbi, a Dentro La Notizia ha ribadito:

“Quello che ho detto entrando in aula oggi è che noi tuteliamo la persona Vittorio Sgarbi mentre altri continuano a tutelare il personaggio, l’uomo di cultura, l’uomo di talento. Noi invece vogliamo tutelare una persona anziana che ha subito delle gravi patologie e che al momento è ancora in uno stato depressivo”.

Descrivendo i documenti, Iacobbi spiega che vengono espressi giudizi negativi nei confronti di Evelina, ma che questo è comprensibile. Egli aggiunge che quanto è stato detto nelle settimane precedenti in televisione viene poi riportato anche nelle memorie, ma sottolinea che il punto centrale, quello su cui è più importante concentrare l’analisi, è la produzione documentale sanitaria allegata.

Io mi auguro che non duri a lungo, per il bene di tutti. Ho sentito che si sta ponendo l’accento su quanto soffra Sabrina Colle, ma le posso garantire che Evelina sta soffrendo tanto quanto gli altri protagonisti di questa vicenda. Vorrei che ogni tanto una parola di comprensione andasse anche a lei“, ha sottolineato in merito alla durata del processo.