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Caso Skripal: dato un volto agli assassini del Novichok

Julia Skripal

Gli investigatori sarebbero riusciti a dare un volto alla persona che ha abbandonato il contenitore contenente il Novichok trovato da Dawn Sturgess

Sarebbero vicine ad una svolta le indagini che vedono i detective inglesi impegnati a fare luce sull’avvelenamento degli Skripal e successivamente di Dawn Sturges e del marito Charlie Rowley, tutti colpiti dall’agente nervino Novichok nella zona di Salisbury.

Dato un volto ai responsabili

Gli investigatori sarebbero infatti riusciti a dare un volto alle persone responsabili del tentativo di omicidio degli Skrypal, e ci sarebbero riusciti grazie alle oltre 1.300 ore di immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza sparse nell’area. Infatti una fonte a conoscenza dei dettagli dell’indagine avrebbe riferito alla Press Association che “gli investigatori credono di aver identificato i sospetti responsabili attraverso le immagini registrate da alcune telecamere a circuito chiuso, e hanno incrociato le informazioni estrapolate con i registri delle persone che più o meno in quel periodo sono entrate nel paese. Loro (gli investigatori) sono sicuri che le persone sospette siano tutte di provenienza russa”.

Persone che stando a quanto dichiarato dall’antiterrorismo inglese apparterrebbero al GRU, il servizio segreto militare russo. Anche secondo alcune fonti ufficiali statunitensi la polizia avrebbe recuperato le immagini degli individui che hanno abbandonato il contenitore del Novichok, rendendosi così responsabili della morte della signora Sturges.

Risalti al luogo dell’avvelenamento di Dawn Sturges

È infatti possibile che grazie all’analisi delle immagini negli ultimi giorni i detective siano stati in grado di risalire al luogo dove gli assassini avrebbero buttato il contenitore contenete il Novichok rimasto inutilizzato in seguito al tentativo di assassinio degli Skripal Si ritiene che la sostanza nervina fosse stata inserita nella bottiglietta di un profumo, e che Dawn Sturges – trovandolo nel parco – se lo sia spruzzato su entrambi i polsi per provarlo, entrando così in contatto con un livello della sostanza letale dieci volte superiore rispetto a quello rinvenuto sugli Skripal.

Aree chiuse per precauzione

Proprio temendo una simile eventualità le autorità avevano già proceduto alla chiusura di numerose aree nella zona di Salisbury e della vicina Amesbury, in attesa che unità specializzate procedano con la rimozione di tutti i rifiuti presenti. Autorità che pur rassicurando la popolazione sul basso livello di pericolo per la popolazione, raccomandando fortemente di non raccogliere nessuno strano oggetto che si possa trovare in luoghi pubblici, quali siringhe, aghi, cosmetici, o simili oggetti che siano in metallo, plastica o vetro.

Ulteriori indagini sulla provenienza del nervino

E sul luogo giungono anche gli esperti dell’Organizzazione Mondiale per la Proibizione delle Armi Chimiche per effettuare degli ulteriori controlli sulla sostanza che ha colpito la seconda coppia di vittime, in modo da poter dare una conferma indipendente che si tratti della stessa sostanza che ha colpito gli Skripal.