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WhatsApp down in tutta Italia: problemi all'app di messaggistisca, cosa sta succedendo

Whatsapp

WhatsApp down in tutta Italia. Arrivano segnalazioni da diverse città sul mancato funzionamento dell'app di messaggistica.

WhatsApp down in tutta Italia. Da diverse città italiane, come Roma, Napoli, Milano, Torino, Firenze, Genova, Bari e Perugia, stanno arrivando segnalazioni di disservizi legati all’app di messaggistica, che sembra non riuscire a connettersi alla rete. Gli altri servizi Meta sembrano funzionare correttamente.

WhatsApp down in tutta Italia: problemi all’app di messaggistisca, cosa sta succedendo

WhatsApp down in tutta Italia. Dalle ore 8.30 circa di questa mattina, si sono moltiplicate le segnalazioni di chi non riusciva ad usare il sistema di messaggistica di proprietà di Meta, da varie città italiane. L’app sembra non riuscire a connettersi alla rete. Un down di cui non sono ancora chiare le dimensioni, se locali o globali. Il sito Downdetector sta monitorando il disservizio e le segnalazioni continuano a crescere. Il servizio di messaggistica è offline anche nella versione desktop e sta funzionando solo a macchia di leopardo, ma sempre meno. Gli altri servizi di Meta, come Facebook e Instagram, sembrano funzionare correttamente. Su Twitter si sta diffondendo l’hashtag #Whatsappdown. Per il momento non si sa quando verrà ripristinato il servizio.

Le migliori alternative a WhatsApp

Cosa fare per ripristinare l’app? Purtroppo in questi casi occorre attendere che i tecnici risolvano il problema. Dunque il down di WhatsApp sta spingendo le persone a cercare un’alternativa valida per riuscire a comunicare. Tra le migliori alternative troviamo:

  • Telegram: un’alternativa molto valida e molto utilizzata, che si basa sul cloud. Offre la possibilità di inviare illimitatamente file di grandi dimensioni, fino a 2 giga. Gli sviluppatori offrono due diversi tipi di crittografia: per le chat private e di gruppo si applica una connessione protetta client-server, mentre nelle chat segrete viene applicata una crittografia end-to-end;
  • Signal: non è un’app molto conosciuta, ma fornisce la crittografia end-to-end per le chat private e quelle di gruppo. Signal memoria pochissimi metadati, non ha funzione di backup, ma ha il contro di pretendere la condivisione della lista contatti al momento della registrazione;
  • Viber: un servizio di messaggistica istantanea rilasciato nel 2010, con un’offerta variegata. Oltre allo scambio di messaggi è possibile effettuare chiamate vocali e videochiamate, con chat di gruppo a cui possono partecipare fino a 250 persone. La crittografia end-to-end assicura che le chat siano protette ed è possibile impostare l’autodistruzione dei messaggi. Lo svantaggio è la presenza di annunci pubblicitari;
  • Threema: servizio di messaggistica svizzero, con crittografia end-to-end. I messaggi vengono eliminati dal server appena sono stati trasmessi. I gruppi e le liste di contatto vengono gestiti solo sui dispositivi mobili e non vengono trasmessi al serve. Inoltre, non salva metadati e non comunica informazioni relative al messaggio. La protezione dei dati degli utenti è presa molto seriamente. L’app consente di creare sondaggi e offre una funzione di blocco schermo con Pin per le chat private. L’unico svantaggio è che l’app è a pagamento.