Alla vigilia del Natale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un messaggio agli ucraini in tempo di guerra, sottolineando l’unità del Paese e la resilienza dei suoi cittadini. Nel discorso, ha lanciato una chiara allusione al presidente russo Putin, definendo la sua morte un “sogno condiviso”.
Zelensky: la guerra e le prospettive di pace in Ucraina
Nonostante le festività, il conflitto continua. Il ministero della Difesa russo ha riferito di un volo di bombardieri strategici Tu-95MS sulle acque del Mare di Barents e del Mare di Norvegia, scortati da caccia Su-33, con una durata superiore alle sette ore. Nelle scorse ore, Mosca è stata teatro di un’esplosione che ha provocato la morte di due agenti e di un terzo individuo; l’intelligence ucraina ha attribuito l’attentato a un dissidente russo, definendo i due agenti responsabili di crimini di guerra. A ciò si aggiunge un incendio nel centro commerciale Varshavskaya Plaza, dove le prime indagini ipotizzano un cortocircuito.
Sul fronte diplomatico, Zelensky ha prospettato la possibilità di ritirare le truppe ucraine dal cuore industriale orientale del Paese, purché Mosca si ritiri e la zona diventi un’area economica libera e smilitarizzata, sotto monitoraggio internazionale.
Il presidente ha definito la proposta parte di un piano generale in 20 punti elaborato con gli Stati Uniti, sottolineando che molti dettagli restano ancora da discutere e che eventuali accordi dovrebbero essere ratificati tramite referendum. La Russia, tuttavia, non ha mostrato segnali di disponibilità a ridurre la sua presenza militare nei territori conquistati, chiedendo invece che l’Ucraina rinunci a parte del Donbass.
Secondo Bloomberg, Mosca considera il piano un “punto di partenza”, ma intende richiedere modifiche per includere garanzie contro l’espansione della NATO, uno status neutrale per l’Ucraina e restrizioni sulle forze armate ucraine nel dopoguerra, oltre a chiarimenti su sanzioni e beni congelati.
Zelensky e il discorso di Natale, dura allusione a Putin: “Abbiamo tutti un sogno, che muoia”
Alla vigilia del Natale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un saluto agli abitanti del Paese, sottolineando che, “nonostante tutte le sofferenze che ha portato“, la Russia non può mai sottrarre ciò che più conta: l’unità dell’Ucraina. Il leader ha ricordato le difficoltà vissute dai cittadini, ammettendo “non tutti siamo a casa stasera“, ma ha ribadito che il cuore del Paese, la fiducia reciproca e la solidarietà restano intatti.
Zelensky ha poi parlato di un desiderio condiviso dagli ucraini, definendolo un “sogno”: “Che muoia, ognuno di noi potrebbe pensare tra sé e sé. Ma quando ci rivolgiamo a Dio, ovviamente, chiediamo qualcosa di più grande. Chiediamo la pace per l’Ucraina – Lottiamo per essa. E preghiamo per essa. E la meritiamo“.
Nel suo discorso ha anche ricordato chi è in prima linea, chi è prigioniero o chi ha perso la vita per difendere la patria, sottolineando che coloro che portano l’Ucraina nel cuore non saranno mai dimenticati. Quest’anno il Paese celebra il Natale il 25 dicembre per il terzo anno consecutivo secondo il calendario gregoriano occidentale, in linea con le festività dell’Occidente.