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Zucchero, a ottobre nei cinema il film-documentario omonimo

zucchero

Il progetto racconta la carriera del grande artista emiliano anche attraverso i ricordi di amici illustri, da Sting ad Andrea Bocelli

Una carriera che pochi altri artisti italiani possono vantare. Con i suoi storici successi nel nostro paese e
all’estero, Zucchero “Sugar” Fornaciari è fra i cantanti più amati in Italia e non solo. Fra poco l’artista
emiliano sbarcherà per la prima volta al cinema: è prevista infatti per fine ottobre l’uscita del film-
documentario ZUCCHERO – Sugar Fornaciari di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano.

Il documentario su Zucchero

Il documentario sarà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il 21 ottobre. Arriverà poi
nelle sale il 23, 24 e 25 ottobre. Racconta la storia di Zucchero attraverso non solo i suoi ricordi ma anche le
parole di amici illustri quali Bono degli U2, Sting, Brian May dei Queen, Andrea Bocelli, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e tanti altri.
A compendio delle testimonianze ci saranno immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal
“World Wild Tour”, il suo tour mondiale che ad oggi conta 114 concerti in tre continenti, passando per 36
nazioni e 90 città, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Gli spettatori totali hanno superato il milione e il suo
concerto ha registrato il tutto esaurito in una location prestigiosa come la Royal Albert Hall di Londra.

Le dichiarazioni dei registi

«Zucchero è coerente nelle sue contraddizioni e per questo è interessante», dichiarano i registi Valentina
Zanella e Giangiacomo De Stefano. «È un personaggio vibrante che mette assieme la cultura emiliana, a cui
torna anche nelle canzoni che ha scritto in questi anni, e il luogo dove ha iniziato la carriera: la Versilia.
L’Emilia è il ponte con gli Stati Uniti, con il blues e con quella cultura contadina che l’emigrazione ha sparso
nel nuovo continente e che è tornata a noi e, ovviamente, a Zucchero attraverso la musica».
E ancora: «Zucchero ha messo in connessione la cultura rurale con quella nera e americana. Un’operazione
rischiosa e dalla bassissima possibilità di successo che invece ha funzionato in tutto il mondo. Zucchero è
figlio del ‘900, innovatore musicale del suo secolo e sapiente mescitore del suono delle origini alle tendenze
musicali contemporanee».

Credito foto: Matteo Girola