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Il Titanic non è affondato a causa di un iceberg. Nuova tesi all'orizzonte

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Un  “giallo” sul Titanic: lo rivela il giornalista Senan Molony che racconta il frutto delle sue scoperte all'interno di  un documentario   Il Titanic è affondato in aprile del 1912  a causa di un incendio che è partito dallo scafo. Un incendio di cui tutti i costruttori sapevano...

Un “giallo” sul Titanic: lo rivela il giornalista Senan Molony che racconta il frutto delle sue scoperte all’interno di un documentario

Il Titanic è affondato in aprile del 1912 a causa di un incendio che è partito dallo scafo. Un incendio di cui tutti i costruttori sapevano.

Nella valutazione delle foto sono spuntati segni di fiamme che si sono sviluppate nei pressi delle caldaie del transatlantico proprio quando ancora era nel porto di Belfast, il porto dove è stato costruito. Fiamme che hanno tentato disperatamente di spengere ma che non sono riusciti a fermare. Nonostante questo il Titanic salpò con l’incendio in corso. Quindi non curandosi del gravissimo problema la nave partì ugualmente. La nave che era considerata da tutti inaffondabile. Il risultato fu la morte di 1500 persone.

All’epoca fu ordinato a tutti i responsabili di bordo di non rivelare mai le verità inerenti l’incendio. Fino a che Molony non ha eseguito le sue ricerche e non ha prodotto dei risultati credibili. Al fine di impedire a tutti i passeggeri di avere dei sospetti in merito, la nave Titanic fu poi attraccata presso il porto di Southampton proprio dalla sapete del lato sano. Questo perché chiunque salisse fosse in grado di verificarne la stabilità e la sicurezza. ” L’inchiesta ufficiale sul Titanic ha definito l’affondamento come un atto di Dio – così racconta Molony – Questa non è la semplice storia di un iceberg e un affondamento ma è una tempesta perfetta di fattori straordinari accaduti insieme: il fuoco, il ghiaccio e una negligenza criminale”.

Se anche non ci fosse mai stata una collisione come poi è avvenuta, prima che la nave arrivare a destinazione e quindi a New York, ci sarebbero state comunque delle “forti esplosioni” che avrebbero seminato morti e panico. Il Titanic pare fosse maledetto, ma in verità i veri maledetti sono coloro che non avvisarono del fuoco e che in silenzio permisero a tutti di salire a bordo.

La parte saliente del film Titanic, ve la ricordate?

Andrews: In dieci minuti, quattro metri e mezzo d’acqua nel gavone di prua, in tutte e tre le stive e nel locale della caldaia 6.
Ismay: Quando potremo riprendere a navigare?
Andrews: Sono già cinque i compartimenti allagati. Può sopportare uno squarcio e rimanere comunque a galla con quattro compartimenti allagati, ma non cinque. Non cinque. Perciò mentre affonda a prua, l’acqua passerà sopra le paratie del ponte “E” arrivando fino a poppa e non c’è alcun modo di impedirlo.
Smith: Le pompe. Se apriamo le paratie possiamo…
Andrews: Le pompe fanno sì guadagnare corrente, ma solo pochi minuti. Da questo momento qualunque cosa facciamo il Titanic affonderà.
Ismay: Ma questa nave non può affondare!
Andrews: È fatta di ferro, signore. Le assicuro che può affondare. E affonderà. È una certezza matematica.
Capitan Smith: Quanto tempo abbiamo?
Andrews: Un’ora, due al massimo.
Capitan Smith: Ho l’impressione che finirà in prima pagina comunque, signor Ismay

……..

Rose: Signor Andrews, ho visto l’iceberg… E lo vedo anche nei suoi occhi… La prego, mi dica la verità!
Andrews: La nave affonderà.
Rose: Ne è certo?
Andrews: Si. Tra un’ora o poco piu’, tutto questo si troverà sul fondo del mare. Non voglio essere ritenuto responsabile di una sicura crisi di panico, avverta solo chi deve e si cerchi una scialuppa, presto, non aspetti! Lei ricorda cosa le ho detto riguardo le scialuppe?
Rose: Capisco.