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Chiamparino risponde ad Appendino: "Abbiamo cambiato Torino"

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Dopo le accuse del Sindaco di Torino Chiara Appendino sui conti del Comune, è arrivata la risposta del Presidente della Regione Sergio Chiamparino.

Dopo le accuse rivolte dal Sindaco di Torino Chiara Appendino al momento dell’approvazione del piano del riequilibrio del Comune, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha voluto replicare tramite la sua pagina Facebook. Un botta e risposta che scalda l’ambiente torinese e piemontese, con l’esponente del Movimento Cinque Stelle che ha indirizzato accuse alle precedenti gestioni del centro-sinistra, in particolare a Piero Fassino e allo stesso Chiamparino.

Chiamparino vs Appendino

La situazione disastrosa dei conti imputata a 30 anni di Governo di centro-sinistra: così Chiara Appendino, sindaco di Torino, ha voluto giustificare gli ultimi interventi della Giunta nel piano di riequilibrio del Comune. Una accusa che non è passata inosservata a Sergio Chiamparino, oggi presidente della Regione Piemonte: “I trent’anni richiamati dalla sindaca di Torino, in cui si sarebbero generati squilibri finanziari strutturali, sono i trent’anni anni che hanno visto la trasformazione della città che conosciamo, e i cui effetti vorremmo continuare a vedere e a sviluppare, con le necessarie innovazioni. Dal piano regolatore Gregotti-Cagnardi, approvato ancora dalle giunte di pentapartito, alle progettazioni realizzate dalla giunta Castellani e alle realizzazioni delle giunte a guida mia e poi di Fassino”.

I risultati ottenuti

Prosegue Sergio Chiamparino, citando i vari interventi degli ultimi anni: “In questo periodo, fra l’altro, si sono realizzate le seguenti cose: la prima e attuale unica linea di metropolitana funzionante a Torino; il Passante Ferroviario e la relativa copertura; il raddoppio del Politecnico; la riqualificazione del Quadrilatero romano e di larga parte dei mercati rionali della città; nuovi parcheggi, come Piazza Vittorio e Piazza San Carlo che hanno consentito la pedonalizzazione del centro storico con i benefici che tutti possono constatare e di cui tutti possono usufruire; abbiamo avviato il recupero delle OGR; abbiamo riaperto musei che erano chiusi da tempo immemore, come Palazzo Madama; contribuito alla trasformazione di musei come il Museo Egizio e il Museo del Cinema; abbiamo aperto musei nuovi come il MAO; abbiamo realizzato il termovalorizzatore, senza il quale Torino forse avrebbe conosciuto qualche turbolenza dal punto di vista della gestione dei rifiuti”.

“Investimenti necessari”

Investimenti necessari dunque, secondo Sergio Chiamparino, che ha esortato Chiara Appendino a ribadire su eventuali incongruenze: “In più si è realizzato un evento, le Olimpiadi, che forse ha dato un certo contributo alla proiezione internazionale e alla crescita del turismo della nostra città. Oltretutto è probabile che senza questo massiccio impegno di risorse pubbliche, sarebbero stati ben più pesanti gli effetti della crisi industriale che abbiamo subito, e da cui non siamo ancora completamente usciti. Quindi, come ho sempre avuto modo di dire alle opposizioni di allora, chiedo anche alla sindaca di oggi e all’attuale maggioranza che governa la città, a quali di queste opere si sarebbe dovuto rinunziare per non generare “squilibri strutturali””. Clima rovente dunque a Torino, dopo gli scontri causati dai manifestanti contro il G7 che si è tenuto a Venaria,