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Video pornografico tra minorenni finisce in rete

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La visione di un video hard tra due ragazzini circola nell'etere virtuale attirando l'attenzione di molti amanti del genere pornografico. Il rapporto sessuale tra due sedicenni è stato filmato da un terzo ragazzo con l'utilizzo di un semplice cellulare, promettendo ai giovani amici di tenerlo p...

La visione di un video hard tra due ragazzini circola nell’etere virtuale attirando l’attenzione di molti amanti del genere pornografico. Il rapporto sessuale tra due sedicenni è stato filmato da un terzo ragazzo con l’utilizzo di un semplice cellulare, promettendo ai giovani amici di tenerlo per sé.

Così non è stato. Dopo qualche anno, il video viene trasmesso su siti prettamente pornografici e scaricato da centinaia di utenti. Dunque, troppo tardi per fermare il circolo vizioso della potenza di internet. Altrettanto vano l’intento della protagonista del video di denunciare l’accaduto alla polizia postale dopo aver avuto il coraggio di parlarne con la madre.

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Piercarlo di Gennaro, sono risaliti all’identità dell’altro ragazzo attore delle scene e dell’amico che ha immortalato il tutto. Si tratta di due ragazzi che oggi hanno 18 anni residenti a Genova e a Chiavari, e iscritti al registro degli indagati per divulgazione di materiale pedopornografico poiché allora i partecipanti erano minorenni.

Nel mentre la ragazza coinvolta nel “gioco”, è caduta seriamente in depressione per vergogna provocata da una vera e propria gogna mediatica conseguente alla visioni di numerose persone che l’hanno riconosciuta con commenti non proprio benevoli.

L’indagine prosegue anche perché resta ancora poco chiara la motivazione reale del responsabile che ha deciso di immettere il video nei siti pornografici, e dopo ben due anni dalla registrazione dello stesso.

I due ragazzi indagati negano di essere loro i veri responsabili. L’ipotesi più accreditata resta l’eventualità che possa esserci stato uno scambio del video tramite Whatsapp anche solo per un qualche vanto tra ragazzi e che poi qualcun altro possa aver avuto “la brillante idea” di diffonderlo ai più.

Le immagini del video ora sono state sequestrate e ritirate dalla circolazione grazie all’intervento del giudice che consente di scemare la corsa al vayeurismo più becero e squallido che possa coesistere nell’animo umano.

Internet non è certo un posto sicuro per postare foto e video privati soprattutto per quanto concerne bambini e ragazzi molto giovani che del tutto inconsciamente fanno azioni che potrebbero rovinare la loro stessa vita.

Nella memoria di Tiziana Cantone la ragazza di 31 anni suicidata per bullismo mediatico, proprio per un video trasmesso su facebook e poi finito sui siti porno, che la ritraeva in scene intime col proprio fidanzato di allora.