Due gemelli di 20 anni sono stati arrestati dopo essere stati identificati come gli aggressori del 19enne picchiato e investo ad Anzio. Sulla base delle informazioni sinora diffuse, la lite che avrebbe potuto causare la morte della vittima è scaturita da futili motivi.
19enne picchiato e investito ad Anzio, arrestati gli aggressori
Il pestaggio è avvenuto nella giornata di domenica 24 settembre ad Anzio. A finire nel mirino della furia violenta dei due gemelli di 20 anni, identificati come italiani di origini bosniache, è stato un giovane di 19 anni. I gemelli che si sono macchiati dell’aggressione nella cittadina del litorale laziale in piazza Cesare Battisti sono stati fermati dagli agenti del commissariato di Anzio e dovranno rispondere all’accusa di tentato omicidio.
Il pestaggio sarebbe avvenuto dopo l’invito del 19enne ai due gemelli di andare piano e non sgommare. Gli aggressori, infatti, si trovavano a bordo di un’utilitaria con la quale stavano ripetutamente passando davanti alla fermata dei bus a velocità sostenuta. Il ragazzo, stando al racconto dei testimoni, avrebbe rimproverato i fratelli proprio perché correvano con l’auto nell’area che si trovava a ridosso della fermata.
- LEGGI ANCHE: Parla Giuseppe Cimarosa, cugino di Messina Denaro: “Doveva vivere di più stando in carcere”
Dinamica dell’aggressione
Al rimprovero del 19enne, i gemelli sono andati su tutte le furie. Secondo il racconto dei testimoni, avrebbero fermato l’auto con l’intenzione di dare una lezione all’adolescente. Dopo essere scesi dalla vettura, infatti, hanno cominciato a prenderlo a calci e pugni, mettendolo ko.
I passanti che hanno assistito all’aggressione hanno subito allertato alle forze dell’ordine. Proprio temendo l’arrivo degli agenti della polizia di stato, i 20enni sono risaliti in macchina e si sono dati alla fuga. Prima di allontanarsi, però, hanno investito la vittima alle gambe.