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5 passaggi per aprire la partita IVA

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Hai un'attività o vorresti aprirla ma non sai come gestire la partita IVA? Qui puoi trovare i vari passaggi necessari.

Negli ultimi anni sempre più persone sono interessate ad aprire una partita IVA, ma per farlo bisogna essere a conoscenza di alcuni passaggi fondamentali. Il lavoro di un libero professionista infatti è ricco di soddisfazioni, ma talvolta può implicare delle pratiche un po’ complicate.

Ecco perché in questo articolo chiariremo in modo semplice ed efficace come si apre una Partita IVA.

Il codice ATECO

Il codice ATECO è composto da 6 cifre e permette di individuare la tipologia di attività del libero professionista, dal momento che ce ne sono tantissime ripartite in vari settori, dall’agricoltura ai servizi.
Un libero professionista o un’impresa può anche aggiungere più codici a una sola partita IVA: ciò non comporterà un costo in più, ma solo l’obbligo di tenere fatturazioni differenti. Diverse attività prevedono alcuni iter da seguire per la loro apertura perciò è bene controllare preventivamente, magari con l’aiuto di un commercialista.

La forma giuridica e il regime fiscale

Alla partita IVA possono corrispondere varie forme giuridiche come la libera professione, la ditta individuale, una società e così via. Per ognuna di queste ci saranno percorsi diversi sia dal punto di vista fiscale che da quello amministrativo. Anche il pagamento delle tasse sarà differenziato, perciò è un aspetto fondamentale a cui pensare prima di aprirla in modo definitivo.

Generalmente, aprire una partita IVA comporta delle differenze sia in termini di costi che di procedura, a seconda che si voglia adottare il Regime forfettario o quello ordinario.
Il primo è un regime fiscale semplice, consigliato specialmente a coloro che iniziano un’attività o hanno un giro di affari più contenuto. Il secondo invece si applica a chi ha un fatturato superiore a €85.000 oppure a chi ha molte spese.

Contributi sì o no?

Impossibile scegliere sui contributi, dal momento che vanno sempre pagati, ma anche questi sono variabili. Tutto dipende se l’interessato può iscriversi alla gestione separata, se fa parte di una cassa previdenziale obbligatoria, se c’è una cassa di appartenenza e così via. Insomma, anche in questo caso sarà un commercialista a illustrargli tutte le strade percorribili.

Rapporti con il professionista fiscale

La parte fiscale quasi sicuramente verrà gestita da un professionista del settore che avrà il compito di guidare il proprio cliente, curare la parte contabile, avvertire in merito alle scadenze e monitorare il settore per allargare le proprie competenze e aggiornarsi in merito alle ultime norme fiscali. È fondamentale stringere un rapporto collaborativo con una persona di fiducia perché sarà questa ad occuparsi di tutte le incombenze legate alla partita IVA, oltre a consigliare le polizze Allianz Globale su BeProf per tutelarsi da eventuali risarcimenti.

Le pratiche da svolgere

Una volta effettuati tutti gli step precedenti, sarà necessario compilare il modulo e inviarlo all’Agenzia delle Entrate. In alcuni casi è obbligatorio anche registrare l’attività alla camera di commercio, INPS e INAIL.
Un soggetto può tranquillamente procedere da solo all’apertura di una partita IVA perché non è un passaggio così complicato come si tende a credere ma, a volte, i liberi professionisti preferiscono lasciare l’incarico al commercialista così da sancire una data d’inizio del percorso lavorativo.
In ogni caso, una volta effettuata l’apertura, è possibile lavorare fin da subito e fatturare le proprie prestazioni con la fattura digitale.