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Aborto, nei Paesi in cui è illegale il numero di interruzioni di gravidanza non cala

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Mai come in questo periodo il diritto all'aborto sembra essere in pericolo, ma cosa accade in quei Paesi in cui è già illegale?

La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di abolire la storica sentenza ‘Roe v. Wade‘, con i singoli Stati USA che sono adesso liberi di applicare le loro leggi in materia di aborto, ha riacceso i riflettori su questo importante diritto.

Diritto di aborto, cosa accade nei Paesi in cui è illegale? I numeri

La rivista scientifica inglese ‘Lancet‘ ha pubblicato uno studio che raccoglie i dati riferiti alle gravidanze interrotte nei Paesi in cui l’aborto è illegale, e li confronta con quelli in cui questo diritto è in vigore. Secondo questa ricerca appare evidente che vietare l’aborto legale non riduce il numero di gravidanze interrotte. Osservando i numeri ci si rende conto che nei Paesi in cui l’aborto è totalmente legale si hanno circa 40 interruzioni ogni 1000 donne, ma la stessa identica cifra si ha anche nei Paesi in cui la pratica è totalmente fuori legge. Il numero cala leggermente solo negli Stati in cui l’aborto è ammesso solo per ragioni di salute e in quelli in cui è ammesso solo per pericolo di morte della donna (36).

Quante sono le interruzioni di gravidanza? Un trend in aumento in alcuni Stati

Sempre lo stesso studio sottolinea anche che, dal 1990 ad oggi, il tasso medio di interruzioni di gravidanza nei Paesi in cui l’aborto è generalmente legale è diminuito del 43%. Uniche eccezioni, in questo senso, Cina e India. Al contrario, nei Paesi in cui è ilegale, è cresciuto del 12%.