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Accordo Letta-Calenda: il testo integrale del programma della coalizione Pd/Azione/+Europa

Enrico Letta e Carlo Calenda

Dopo momenti travagliati e decine di "ni" arriva l'accordo Letta-Calenda: ecco il testo integrale del programma della nuova coalizione Pd/Azione/+Europa

L’accordo Letta-Calenda c’è ed esiste anche un testo integrale del programma della coalizione con cui Pd/Azione/+Europa si apprestano a sfidare il centro destra per la guida dell’Italia le cui sorti sono “appese” alla data del prossimo 25 settembre. Dal Pnrrr fino alla “scelta” di campo contro Putin ed Orban passando per lo Ius scholae, il programma del nuovo soggetto politico in lizza invoca l’agenda Draghi come stella polare e mette in campo il meglio di ognuno nella speranza che non diventi il peggio di tutti, in una operazione di crasi politica che ha comportato non poche difficoltà prima di vedere la sua genesi definitiva in queste ore.

La “scelta di campo” fra Italia putinana e quella Ue

Il preambolo ideologico è chiaro: “Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa. Partito Democratico e Azione/+Europa siglano questo patto perché considerano un dovere costruire una proposta vincente di governo fondata sui seguenti punti”.

Il testo dell’accordo Letta-Calenda

Il programma esteso recita: “PD e Azione/+ Europa si impegnano a promuovere, nell’ambito della rispettiva autonomia programmatica, l’interesse nazionale nel quadro di un solido ancoraggio all’Europa e nel rispetto degli impegni internazionali dell’Italia e del sistema di alleanze così come venutosi a determinare a partire dal secondo dopoguerra”.

E ancora: “In questa cornice le parti riconoscono l’importanza di proseguire nelle linee guida di politica estera e di difesa del governo Draghi con riferimento in particolare alla crisi ucraina e al contrasto al regime di Putin”.

Poi il punto chiave: “Per quanto riguarda le conseguenze del mutato scenario internazionale in ambito energetico, PD e Azione/+Europa si impegnano a mettere in campo le politiche pubbliche più idonee per garantire l’autonomia del Paese attraverso un’intensificazione degli investimenti in energie rinnovabili, il rafforzamento della diversificazione degli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza dal gas russo, la realizzazione di impianti di rigassificazione nel quadro di una strategia nazionale di transizione ecologica virtuosa e sostenibile”.

E poi: In ambito economico e sociale, le parti s’impegnano a contrastare le disuguaglianze e i costi della crisi su salari e pensioni, convenendo di realizzare il salario minimo nel quadro della direttiva UE e una riduzione consistente del “cuneo fiscale” a tutela in particolare dei lavoratori. Le parti condividono e si riconoscono nel metodo e nell’azione del governo guidato da Mario Draghi. I partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità dinanzi al Paese e all’Europa”.

“Per quanto riguarda le riforme da completare e/o emendare dopo l’interruzione traumatica del governo, PD e Azione/+Europa concordano sulla necessità di:

  • realizzare integralmente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel rispetto del cronoprogramma convenuto con l’Unione europea;
  • improntare le politiche di bilancio alla responsabilità e le politiche fiscali alla progressività, promuovendo al contempo una riforma del Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea che non segni un ritorno alla stagione dell’austerità;
  • non aumentare il carico fiscale complessivo;
  • correggere lo strumento del Reddito di Cittadinanza e il “Bonus 110%” in linea con gli intendimenti tracciati dal governo Draghi;
  • dare assoluta priorità all’approvazione delle leggi in materia di Diritti civili e Ius scholae”.