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Aggressione omofoba in un fast food, calci e insulti: fermati due giovani a Catania

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Aggressione omofoba in un locale pubblico: vittime prese a calci, pugni e lancio di oggetti. Nuovi sviluppi nelle indagini.

L’ennesimo episodio di violenza a sfondo omofobo riaccende i riflettori su un fenomeno ancora troppo diffuso e sottovalutato. In un contesto che dovrebbe essere sicuro e accessibile a tutti – come un fast food o una piazza cittadina – tre giovani sono stati presi di mira con insulti, minacce e violenza fisica, solo per il loro orientamento sessuale. Un’aggressione brutale a Catania, testimoniata da passanti e ripresa in alcuni video circolati sui social, che ha portato all’identificazione dei presunti responsabili.

Aggressione omofoba in un fast food: la reazione dei presenti evita il peggio

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, le conseguenze dell’aggressione avrebbero potuto essere ben più gravi se non fosse stato per il tempestivo intervento di due presenti. Una giovane cliente del locale, accortasi della violenza in corso, ha reagito prontamente spruzzando spray al peperoncino nell’ambiente, costringendo gli aggressori ad allontanarsi. Contemporaneamente, un operatore ecologico che si trovava nelle vicinanze è riuscito a intervenire bloccando fisicamente uno degli aggressori, che in quel momento stava colpendo una delle vittime a terra utilizzando un casco.

Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori in qualità di testimoni e le loro dichiarazioni hanno rappresentato un contributo decisivo per la ricostruzione dei fatti, confermata anche da riconoscimenti fotografici e accertamenti sui profili social degli indagati. La Procura ha evidenziato il ruolo fondamentale dei due soccorritori, sottolineando come il loro intervento abbia contribuito in modo determinante a limitare l’escalation di violenza e a proteggere l’incolumità dei giovani aggrediti.

Aggressione omofoba in un fast food, violenza verbale e fisica: identificati i colpevoli

Il grave episodio di violenza omofoba, avvenuto il 26 aprile all’interno di un noto fast food di Catania, è finito al centro di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale etnea. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tre giovani sono stati brutalmente aggrediti da due ragazzi di 19 e 21 anni, successivamente raggiunti da un’ordinanza cautelare con l’accusa di violenza privata e lesioni personali aggravate da motivazioni discriminatorie legate all’orientamento sessuale delle vittime. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile, con il supporto della sezione investigativa Reati contro la persona.

La ricostruzione dei fatti, confermata da testimonianze e immagini di videosorveglianza, ha evidenziato un’aggressione particolarmente violenta, durante la quale le vittime sarebbero state colpite con schiaffi, pugni, calci e oggetti lanciati, tra cui alcuni sgabelli. Le lesioni riportate dai giovani hanno comportato prognosi variabili tra i sette e i ventuno giorni.

L’azione violenta sarebbe stata scatenata da un presunto fastidio suscitato nei due indagati da discorsi ritenuti “di natura omosessuale”. Con gli aggressori ci sarebbe stato anche un terzo ragazzo, minorenne, ora sotto esame da parte della Procura per i minorenni. Il 21enne coinvolto era già detenuto per altra causa, mentre al coetaneo la misura è stata notificata presso la propria abitazione. Per entrambi è stato disposto l’obbligo di permanere in casa nelle ore notturne, dalle 21 alle 6.