Alvaro Vitali, attore di successo nelle commedie all’italiana, i cui inizi furono però di ben altro e più prestigioso spessore, dato che iniziò a recitare ancora da studente nel Satyricon di Fellini, si è spento all’età di 75 anni a Roma dove viveva assieme alla moglie Stefania Corona. Un suo caro amico ha ripercorso le ultime ore di vita.
La morte sopraggiunta arrivato a casa
A raccontare come è morto Alvaro Vitali ci ha pensato il regista Claudio Di Napoli, suo caro amico tramite il sito Fanpage.it e successivamente le dichiarazioni sono state riportate da Leggo.it
Di Napoli spiega che Vitali ogni giorno voleva tornare a casa, non ne poteva più di stare in ospedale – “Domani mi inca**o e firmo” ed effettivamente il giorno in cui è morto lo aveva fatto davvero.
L’amico ha infatti raccontato l’ultima conversazione telefonica avuta dove lo ha rimproverato per la scelta fatta. A portarlo a casa ci aveva pensato Manolo, un caro amico di entrambi che da qualche tempo svolgeva il ruolo di assistente per Alvaro Vitali.
Dal sito Leggo.it viene ripercorsa la giornata di Alvaro Vitali sino al triste epilogo – “Lo ha portato a pranzo a Fiumicino, dal barbiere e infine a casa. A casa non ci è arrivato, ha intrapreso i tre gradini e poi si è accasciato a terra. E’ morto tra le braccia di Manolo” racconta Di Napoli.
Ultimi giorni molto sofferti
Di Napoli nell’intervista ha proseguito spiegando che gli ultimi giorni Vitali ha sofferto molto, la situazione con la moglie era davvero difficile, lei lo stava lasciando, lui lo andava a trovare ogni giorno in ospedale.
“Lo vedevo piangere, stare male” parole che spiegano il brutto momento che stava passando.